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“Si è svolta ieri la prima riunione del Tavolo sulla Trasparenza di cui al Protocollo sottoscritto tra parti sociali, Regione ed Eni (contratto di settore). In quella sede come CGIL, CISL e UIL Basilicata abbiamo sollecitato il rispetto delle scadenze previste, in particolare su formazione, salute ed ambiente oltre che la definizione di procedure condivise per meglio attuare quanto previsto a tutela dei livelli occupazionali”. Così dichiarano in una nota le Segreterie Regionali di CGIL, CISL e UIL Basilicata.

“ Il tavolo ha lavorato proficuamente con il supporto della Regione e delle organizzazioni datoriali e dell'Eni assegnando “compiti” precisi a tutti e decidendo:

1)      per quanto riguarda l'asse 2 (trasferimento conoscenze specialistiche tramite apposito disciplinare, con piani formativi ad hoc) alcuni principi e direzioni. Sarà costituito un gruppo di lavoro composto da un esperto del centro di formazione dell'Eni, da un dirigente della Formazione della Regione, da 2 rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali per definire 2 specifici piani formativi. Uno rivolto a rispondere alle esigenze professionali attuali e future dei lavoratori del settore che già vi operano, finanziato dai Fondi paritetici interprofessionali (al riguardo, appena scritto il piano formativo, sarà cura delle Associazioni datoriali proporre gli specifici accordi al Sindacato e, quando siglati, a sottoporli agli enti bilaterali stessi). Il secondo piano sarà rivolto a giovani e disoccupati attraverso specifico bando del Dipartimento Regionale per la Formazione, tramite risorse FSE. La Presidenza della Regione si è impegnata a verificare nel giro di pochi giorni, le disponibilità finanziarie;

2)      per quanto riguarda l'asse 3 (iniziative a tutela della salute e della sicurezza) si è registrato con dichiarazione dei dirigenti dell'Assessorato alla Sanità che entro il mese di Aprile verrà istituito il presidio sanitario e per la gestione delle emergenze (118) nell'area industriale di Viggiano, nonché (modificando l'attuale convenzione tra Regione e Vigili del Fuoco che ad oggi è stagionale, trasformandola in convenzione annuale) la predisposizione entro Maggio indicativamente (la convenzione dovrà essere sottoscritta poi anche dal Ministero dell'Interno a Roma) del presidio dei VV.FF presso la medesima area industriale. La Direzione regionale alla Sanità inoltre si è impegnata, entro le prossime settimane, a presentare un ipotesi di modello organizzativo-operativo per la costituzione presso l'Ospedale di Villa d'Agri di una specifica unità operativa di primo intervento specialistico anti tossicologico. Il tutto dovrà comunque avvenire nei tempi utili ad integrare il nuovo piano di emergenze, in discussione presso la Prefettura. Le parti sociali hanno quindi deciso di istituire un gruppo di lavoro specifico per la costituzione formale/giuridica dell'Osservatorio per la Salute e Sicurezza che, molto probabilmente, avrà natura di associazione (al fine di dotarsi degli strumenti per la promozione dei corsi di formazione, per la costituzione delle banche dati, per la nomina dei RLST e relativa formazione, ecc.), associazione che una volta costituita dovrà immediatamente fare una convenzione per attuare i proprio obiettivi con Regione ed ENI (che parteciperà alla costituzione dell'Osservatorio attraverso Confindustria). Tanto i rappresentanti della Presidenza della Regione che di Confindustria (che curerà questo aspetto con ENI) nei prossimi giorni comunicheranno al tavolo, le condizioni e disponibilità per contribuire al funzionamento/finanziamento dell'Osservatorio. Nel frattempo il gruppo di lavoro delle parti sociali procederà ad approfondire statuto, forma giuridica, sede, ecc. cioè tutti gli atti propedeutici alla nascita dell'Osservatorio stesso.  Infine ha comunicato il responsabile del Dipartimento Ambiente della Regione, nei prossimi giorni sarà convocato l'Osservatorio Ambientale per la Val d'Agri, a cui ora parteciperanno anche i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, al fine di implementare le diverse procedure e ricerche connesse alla salvaguardia e controllo ambientale;

3)      per quanto riguarda infine l'asse 5 (valorizzazione e salvaguardia delle risorse umane) si è posto il tema di avere una procedura condivisa di visibilità preventiva della scadenza degli appalti e di informazione tempestiva, da parte dell'ENI, dell'indizione di nuove gare oltre che di “governo” di questa prima fase di applicazione del protocollo in relazione a gare indette prima della sottoscrizione del contratto di settore ma assegnate dopo.

 

Quello che è successo, per fare un esempio, con le aziende Panni, Cosmi ed Eusebi, cui attività sono state assegnate ad altre imprese nelle more della sottoscrizione del Protocollo.  In merito al primo punto (quale modalità informative ci diamo per valorizzare le scadenze senza traumi o tensioni sociali, garantendo massima trasparenza e circolarità di notizie) l'Eni ha chiesto qualche giorno di tempo per avanzare una proposta specifica, sul secondo invece – positivamente – l'Eni ha informato il tavolo che comunque 2 delle aziende vincitrici delle nuove gare hanno già accettato la “clausola sociale” prevista dal protocollo, mentre sulla terza verranno comunque attivati tutti i canali necessari a garantire lo spirito del protocollo stesso, ossia la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nello specifico si è appreso che il lavoro svolto dall'azienda Panni su una gara effettuata nel 2011 sarà assegnato al Consorzio Civa, le attività svolte dall'azienda Cosmi sono state aggiudicate all'azienda Sud Elettra, mentre le attività di Eusebi sono state giudicata all'azienda GL.

In attuazione del contratto di settore la Confindustria Basilicata, in accordo con Eni, si è impegnata a convocare entro la fine di questa e l'inizio della prossima settimana i tre incontri specifici con i subentranti ed i sindacati, al fine di verificare il mantenimento dei livelli occupazionali”.

 

“Come CGIL, CISL e UIL Basilicata – concludono i sindacati lucani – sarà nostra cura vigilare affinché gli impegni presi dai diversi soggetti siano rispettati, nonché – ovviamente – vigilare perché le tutele occupazionali e per la salute previste dal protocollo siano rispettate fino in fondo. Il comportamento positivo registrato al tavolo rappresenta un buon inizio”.