Assistenza agli anziani in Basilicata

Sannazzaro (Spi Cgil Potenza): "Famiglie stremate da ritardi, disservizi e silenzi istituzionali. Chiediamo con forza un intervento immediato da parte della Regione"

 

"Cateteri introvabili, pannoloni distribuiti in quantità insufficiente, visite fisiatriche e neurologiche inaccessibili, assistenza domiciliare intermittente. Sono queste le condizioni in cui versano ogni giorno migliaia di anziani lucani, spesso soli o con pensioni minime, abbandonati in un sistema che sembra aver dimenticato i più fragili". Lo denuncia in una nota il segretario generale Spi Cgil Potenza, Michele Sannazzaro.

"Come Spi Cgil - prosegue - nei mesi scorsi abbiamo sostenuto con convinzione le istanze dell’associazione “Il Filo di cotone”, che ha dato voce a tante famiglie stremate da ritardi, disservizi e silenzi istituzionali. Oggi torniamo a chiedere con forza un intervento immediato da parte della Regione, perché la dignità degli anziani non può più essere messa in coda alle priorità politiche. Il 31 luglio scade la delibera regionale sui presidi per l’incontinenza. Se non verrà rinnovata in tempo, migliaia di anziani rischieranno di restare senza forniture essenziali per la loro quotidianità. Non parliamo di optional, ma di beni primari: nessun pensionato con 600 o 700 euro al mese può permettersi di acquistare da solo pannoloni, cateteri e ausili medici. Questa è una vera emergenza sociale e sanitaria, di cui la politica regionale deve farsi carico con urgenza".

Lo Spi Cgil chiede pertanto "il rinnovo immediato e strutturale della delibera regionale, garantendo continuità e quantità adeguate nella distribuzione dei presidi. Un piano straordinario per l’assistenza domiciliare, potenziando operatori e servizi in particolare nelle aree interne. Lo sblocco delle visite specialistiche con convenzioni e interventi straordinari per abbattere le liste d’attesa ormai fuori controllo".

Per Sannazzaro "non possiamo più permettere che la vita degli anziani non autosufficienti venga rimandata a data da destinarsi. Bisogna da un lato fornire assistenza attraverso strutture adeguate, dall’altro rafforzare l’assistenza domiciliare che oggi garantisce un servizio ancora molto limitato in termini di ore per anziano. Obiettivo primario è e deve continuare ad essere quello di garantire standard di qualità nell’offerta di assistenza domiciliare che va rafforzata. Chiediamo - conclude - di riprendere quanto prima il confronto sindacale per rafforzare e potenziare l’assistenza territoriale e rispondere ai bisogni sociali di assistenza per assicurare a tutti i lucani e a tutte le lucane il diritto ad essere curati dal sistema sanitario pubblico. Ciò tanto più nello stallo in cui versa il percorso della riforma sulla non autosufficienza avviato dal Governo nazionale".

Potenza, 24 luglio 2025