Scade oggi, 30 maggio 2012, il Bando pubblico che stanzia 20 milioni di euro per il superamento
del digital divide in Basilicata tramite lo sviluppo della rete a Banda Larga e ultra larga nelle aree a
fallimento di mercato e nelle aree rurali.
L’esistenza di una infrastruttura tecnologica efficiente è una condizione primaria per la crescita, lo
sviluppo e il benessere di una comunità, in particolare per una regione come la Basilicata.
Larga banda vuol dire nuove possibilità di accesso alle informazioni e ai servizi per tutti, potenziale
d’innovazione e d’ampliamento del mercato di riferimento per le imprese, più efficienza e
trasparenza per la pubblica amministrazione.
E’ questa, quindi, una importante occasione per il nostro territorio, interessato piuttosto, negli
ultimi anni, da un progressivo “abbandono” degli operatori TLC.
Per questo motivo, torniamo a ribadire che questo Bando deve essere un’opportunità per la
comunità lucana: chi partecipa dovrà garantire che l’infrastrutturazione avverrà senza utilizzo
di imprese e lavoratori in sub appalto, ma con personale diretto o in convenzione formale con
le grandi aziende di istallazioni telefoniche: questo servirà a tutelare chi lavora e a garantire
trasparenza e qualità.
E’ fondamentale, inoltre, impegnare l’operatore che gestirà la manutenzione e il servizio di
assistenza tecnica delle reti, sia in proprietà pubblica che in condivisione (anche eventualmente
cedendo in convenzione la stessa infrastruttura), all’assunzione di tecnici in loco: 15-20 giovani da
dedicare alla manutenzione delle nuove reti, all'assistenza al cliente e alla presenza sul territorio
della stessa azienda di TLC partner della Regione. Negli ultimi anni tra crisi e ristrutturazione sono
stati infatti centinaia i posti di lavoro venuti meno, a partire dalla Telecom Italia che in Basilicata
è ormai ridotta al lumicino, con pochi tecnici e pochi operatori per l'assistenza al cliente sia
consumer che bussiness.
Avanziamo per tanto precise richieste che, come SLC-CGIL e CGIL e con il consenso e la
condivisione delle altre forze sociali, abbiamo già avanzato al Presidente della Regione durante
una riunione della cabina di regia di Obiettivo Basilicata 2012. Ora siamo per verificare
concretamente se è volontà comune che, quella che è una scelta giusta e un’opportunità di
sviluppo per la regione, debba rimanere tale e produrre benefici concreti per la comunità, a
partire da nuova occupazione.