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Purtroppo, nella legge di stabilità il mezzogiorno e la Basilicata non sono presenti. Perdura l'abbandono di un sud senza lavoro , sempre più povero e senza prospettiva .
Occorre che le classi dirigenti meridionali assumano una iniziativa politica comune che parta dal territorio, dalle sue criticità, dai suoi cronici ritardi e dalle sue specificità.
Rimettere al centro dell' iniziativa  politica il mezzogiorno significa, innanzitutto, far cambiare la legge di stabilità.
Non sono i dati percentuali (una crescita dello 0,1 per cento del pil !)  che faranno riprendere la nostra economia e consentiranno il superamento del nostro grave deficit infrastrutturale.
Servono scelte chiare, investimenti infrastrutturali e di sostegno all'industria e all 'innovazione e soprattutto interventi tesi a consolidare la ripresa con politiche di sostegno all'occupazione, a partire dal garantire la piena copertura degli sgravi contributivi anche per il 2016, così come è stato per il 2015. E certo non vanno nella direzione auspicata i tagli alla sanità e al Sistema delle autonomie locali, che invece comprimeranno anche i timidi segnali di ripresa che si sono  manifestati.
Il sud non si rilancia con la politica degli annunci.
Serve una politica di più ampio respiro, che guardi all'intero mezzogiorno attraverso un intervento coordinato e sinergico, non certo frammentato negli otto masterplan destinati alle singole regioni. E non si tratta di essere renziani o anti renziani , ma semplicemente di far prevalere gli interessi e le specificità del mezzogiorno nel suo complesso, di far sì che essi trovino piena rappresentanza nelle classi politiche che hanno espresso. Diversamente prevarrà l'oligarchia dei vertici politici romani.
Insomma, affinché si possa determinare una ripresa del sud e' necessaria una strategia di insieme e di politiche mirate che, partendo dalle potenzialità del sud , siano in grado di elaborare progetti congiunti con le altre regioni del mezzogiorno per dare sostegno ad una visione di sviluppo di lungo respiro che possa garantire  ai cittadini del sud la pienezza dei diritti di cittadinanza, a partire dal diritto alla salute , all'istruzione, alla mobilità .
Solo affiancando Alle Politiche industriali ed infrastrutturali il rafforzamento ed il potenziamento delle "infrastrutture sociali " potremo, infatti , determinare quelle precondizioni necessarie a garantire un futuro di progresso e di legalità per l'intero mezzogiorno.

 

Angelo Summa, Segretario Generale Cgil Basilicata