Euro

Domani 17 settembre, si terrà dopo 2 precedenti rinvii concessi dal giudice del tribunale fallimentare di Potenza,  l'ulteriore udienza che dovrebbe decidere sul fallimento dell'azienda STEP ONE (ex DARAMIC) a seguito delle istanze fallimentari attivate dai lavoratori. La FILCTEM CGIL di Potenza ribadisce come non sia giustificato un ulteriore rinvio visto che l'azienda non ha ottemperato al pagamento delle spettanze dovute ai dipendenti, stipendi dall'assunzione dei lavoratori (aprile e maggio) ad oggi e quote del TFR arretrato maturato nella DARAMIC e trasferito a STEP ONE. Molti lavoratori sono stati ridotti ad una condizione di indigenza, ricevendo oltre al danno (mancata retribuzione) anche la beffa (sono stati cancellati dalle liste di mobilità) è sono stati costretti a licenziarsi e fare un tentativo di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro per dimostrare la giusta causa delle dimissioni al fine di ottenere dall'INPS il sussidio NASPI (ex disoccupazione). I lavoratori ad oggi non sono rientrati in produzione e sono in sospensione produttiva dal 15 luglio scorso.

 

Sono state inoltre fatte numerose denunce ai servizi ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro affinchè effettuino accertamenti per verificare la mancata consegna dei cedolini paga oltre alla mancata retribuzione, visto che questo documento serve ai fini di dimostrare i crediti vantati ed attivare la procedura ingiuntiva per il recupero dei crediti.

 

Di fronte all'evidenza di questa situazione paradossale creata da un'azienda che non ha mai pagato nemmeno una retribuzione ai dipendenti assunti tra aprile e maggio scorso ed a questo  e al TFR maturato presso la EX DARAMIC, e che ha ridotto in assoluta indigenza i lavoratori in quanto non hanno più nemmeno l'indennità di mobilità, perchè decaduta in quanto gli stessi sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminato, condizione questa necessaria per ottenere il contributo a valere sul bando per l'occupazione stabile dalla Regione Basilicata, rappresenta un'ulteriore beffa che si aggiunge al danno economico.

 

Alla luce di tutto questo e dopo aver consentito tutto quello che era possibile in termini di possibilità per la STEP ONE e l’azienda invece non ha mai rispettato nessun impegno sottoscritto, e alla luce di due rinvii già concessi dal tribunale, non vi sono altri tentativi e rinvii giustificabili e riteniamo che il fallimento a questo punto, sia necessario per poter dare un minimo di sostentamento ai lavoratori e consentirgli di accedere agli ammortizzatori sociali da un lato e attivare il fondo di garanzia dell'INPS per il recupero del TFR e delle mensilità non pagate.

Restiamo in attesa confidando nella giustizia terrena.