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“Sugli ultimi dati ISTAT e relativi al primo trimestre 2015 è possibile desumere una prima valutazione: in termini assoluti il dato 2014 di 183.000 unità in riferimento alle circa 180.000 dell’ultimo trimestre 2013, conferma le circa 182.000 riferite dai quotidiani. Tuttavia le 175.000 unità (come da anticipazioni relative al primo trimestre 2015 sullo stesso periodo del 2014) evidenziano come in pochi mesi ci sia stata una variazione in negativo di 5.000 unità. Questa offre la cifra delle fluttuazioni congiunturali e stagionali a cui è soggetto il contesto riportato e molte volte i tempi di comunicazione della politica non tengono conto di una serie di aspetti, del margine di aleatorietà di situazioni regionali differenti, di una variante campionaria del dato ISTAT che ha, senz’altro, un peso maggiore in una regione piccola come la Basilicata. In particolare emerge come l’incremento sia dovuto quasi interamente ad agricoltura e servizi, mentre resta stabile l’industria in generale e si registra una perdita continua nelle attività manifatturiere. I lievi segnali di ripresa sono afferenti al settore delle costruzioni che, è opportuno ricordare, aveva conosciuto una vera e propria debacle ed è dunque possibile ascrivere il contesto odierno a condizione fisiologica.

Inoltre è possibile, da qui, desumere come non sia automatico un collegamento tra gli occupati ed il jobs act.” È quanto fa sapere ancgelo Summa, Segretario Generale Cgil Basilicata, commentando l’analisi dei dati sull’occupazione effettuata dall’IRES Basilicata, il Centro Studi della Cgil Basilicata coordinato da Giovanni Casaletto.

Dal dato 2014 su demografia d’impresa e credito, emerge una situazione in chiaroscuro, dalla quale è bene trarre alcune indicazioni prudenziali sconsigliando toni trionfalistici. Bisogna dire che, nel complesso, i riscontri presentati offrono un quadro che vede, alla fine del 2014, il trend recessivo attenuarsi sensibilmente. Siamo tuttavia lontani, e non potrebbe essere diversamente, dai livelli pre-crisi. Ciò risulta particolarmente vero per l’occupazione, aggregato da cui vengono i segnali più incoraggianti, ma, nel contempo, la strada per recuperare i posti andati persi appare lunga. Sotto questo profilo i dati, ancora negativi anche se in attenuazione, della demografia d’impresa e il progressivo restringimento, almeno fino a metà 2014, nel credito a disposizione degli operatori appaiono elementi critici in grado di ostacolare una ripresa robusta. Le imprese attive diminuiscono nella regione come effetto di saldi negativi tra iscrizioni e cessazioni. La dinamica cedente interessa tutti i settori anche se è più accentuata nel settore agricolo, seguito dall’industria, ed è dunque possibile un raffronto con l’aumento dell’occupazione in agricoltura e servizi nel primo trimestre 2015. Nel terziario le imprese attive si riducono dello 0,7% rispetto all’ultimo trimestre del 2013. Il calo è interamente ascrivibile al settore del commercio (227 imprese pari all’1,8%) mentre saldi positivi interessano il settore turistico, i servizi alle imprese, la sanità e l’assistenza sociale e le attività artistiche e di intrattenimento.

In questo contesto, le policy possono giocare un ruolo di fondamentale importanza, specie se dirette a rafforzare i punti di maggiore competitività del sistema locale, sia intervenendo su realtà già esistenti, e da questo punto di vista l’esperienza di Melfi è emblematica, che favorendo la nascita di attività coerenti con un paese e un territorio che non può basare (solamente) la propria competitività su elementi quali il costo del lavoro, ma su innovatività e capitale umano qualificato.”

“In sintesi estrema” chiude Summa “si può dire che la Basilicata si colloca in sintonia con un arresto nazionale della caduta dell'economia, arresto nazionale comunque lievissimo e che non permette di parlare di ripresa.  La Basilicata resta sotto la media. Inoltre è ancora lontana dai livelli pre-crisi della prima metà degli anni Duemila. Resta fragile la sua industria e diventa urgente un intervento in tal senso”.

 

Potenza, 05/06/2015