LA-SEDE-DI-ACQUEDOTTO-LUCANO_2

Non ci appassionano i botta e risposta con Acquedotto Lucano, né tanto meno crediamo di doverci preoccupare che stiamo perdendo la memoria, poiché agli atti restano tutte le richieste fatte in passato di incontrare i vertici di AL, puntualmente disattese, nonché i comunicati effettuati ogni qualvolta si percepiva la possibilità che si stessero effettuando operazioni dal sapore clientelare senza adottare nessun criterio di trasparenza e imparzialità.

Dopo il comunicato di luglio 2014, la prima convocazione da parte di Acquedotto Lucano alle OO.SS è avvenuta in data primo ottobre 2014, dove il Presidente Gentile si assumeva l’impegno di essere garante di un percorso condiviso con i sindacati, il cui scopo era quello di definire criteri di imparzialità e trasparenza rispetto alla copertura di eventuali future posizioni organizzative da individuare e condividere in quella che a breve sarebbe stata la rivisitazione della struttura organizzativa aziendale.

Su sollecitazione della nostra componente RSU e di tanti lavoratori, siamo tornati a scrivere il 18 ottobre 2014, solo alcuni giorni dopo l’incontro, poiché qualcuno sosteneva che l’azienda stesse già procedendo unilateralmente ad effettuare alcuni inquadramenti. In quel comunicato sostenevamo nuovamente a garanzia di un criterio trasparente, l’impegno assunto dal Presidente Gentile nell’ultimo incontro. Dopo due mesi di silenzio totale e l’annunciata riforma del modello di governance con l’introduzione dell’amministratore unico da parte del governatore della regione Basilicata, le OO.SS si sono preoccupate di chiedere nuovamente un incontro che fosse garante della chiusura di un percorso avviato con accordo sindacale del dicembre 2010 prima di procedere a fare altro.

Su nostra sollecitazione, chiediamo di essere nuovamente convocati, ciò avviene il 14 gennaio scorso e con grande sorpresa in quella circostanza ci troviamo ad un tavolo di confronto “irrituale” dove a parlare per conto di Acquedotto Lucano è qualcuno a noi sconosciuto e del quale ancora oggi ci chiediamo se avesse titolo a parlare a nome dell'azienda.

Si, in questa circostanza ammettiamo la nostra amnesia… chi era Presidente Gentile la persona che si è sostituita a lei in quella fase concertativa? Può tranquillamente darcene notizia a mezzo stampa visto che glielo abbiamo già chiesto nel nostro comunicato del 16 febbraio ma lei si è preoccupata di rispondere ben altro…

Le chiediamo ancora di smentire sempre a mezzo stampa che ad oggi nessun lavoratore ha ricevuto la comunicazione del nuovo incarico e del relativo passaggio di livello, nonché le modifiche apportate alla struttura organizzativa aziendale varata come lei dice “anni orsono”.

A noi risulta invece che lei non solo ha disatteso quanto convenuto negli incontri sindacali, ma che ancor prima di illustrarci le modifiche apportate alla vigente struttura organizzativa aziendale, ha proceduto all’inquadramento di alcune figure professionali “forse” previste nella futura struttura, e della quale non ha informato nemmeno la RSU.

Presidente Gentile le vogliamo ricordare inoltre che gli scriventi non hanno mai visionato né tanto meno sottoscritto un verbale il 14 gennaio scorso, siamo ancora in attesa di farlo e le garantiamo che siamo certi di non avere amnesie, pertanto faccia lei un ripasso dei vuoti di memoria avuti durante gli anni della sua presidenza.

Lei dimentica inoltre che ha avuto ben tre anni per effettuare quanto sta facendo in pochi giorni, riteniamo questo eticamente scorretto, perché sta compromettendo assetti organizzativi che legittimamente andavano valutati e confrontati da chi avrà la responsabilità futura di quest’azienda.

Ribadiamo che per noi questi si chiamano “colpi di coda finali”.

Ai lavoratori di Acquedotto Lucano non possiamo che affermare che se sono stati perpetrati degli abusi adiremo ad ogni forma di denuncia in nostro possesso, a garanzia di chi ogni giorno svolge con costanza e impegno il proprio lavoro.