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“Per la prima volta l'8 Novembre prossimo a Roma tutte le organizzazioni sindacali dei servizi pubblici (scuola, sanità, funzioni centrali, servizi locali, sicurezza e soccorso pubblico, università, afam, privato sociale) di Cgil, Cisl, Uil e di parte del sindacato autonomo, unite da una piattaforma comune, scenderanno in piazza per chiedere una vera riforma della pubblica amministrazione e del sistema di servizi ai cittadini. Scenderà in strada la professionalità di chi lavora al servizio delle persone, offre servizi che rappresentano l'unico argine a una crisi che quelle persone le indebolisce, le impoverisce, le lascia prive di mezzi e tutele. Facciamo appello a tutte le lavoratrici e lavoratori dei diversi settori che operano in Basilicata a mobilitarsi, a prendere contatto con la Fp-Cgil e la FLC-Cgil, le Camere del Lavoro di Potenza e Matera, a parlare con il proprio delegato di posto di lavoro per essere il prossimo 8 Novembre a Roma”. Cosi dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Generale della Cgil Basilicata.
“Una mobilitazione contro scelte sbagliate e per una vera riforma della pubblica amministrazione e del settore della conoscenza. Le proposte del Governo, da ultimo con la legge di stabilità, purtroppo non vanno nella direzione di una vera riforma e non aiutano il Paese: si riducono ulteriormente i servizi attraverso tagli lineari insensati; continua la riduzione del lavoro pubblico e si nega fino al 2018 la riapertura della contrattazione, nonostante il costo del personale sia sceso in 5 anni di oltre 9 miliardi mentre la spesa complessiva è comunque salita di 14; non si toccano i centri dello spreco, non si riducono i centri di spesa, non si colpiscono le sacche di privilegio tanto a livello centrale che locale (da ultimo potremmo citare certi bandi per dirigenti nelle FAL o in Arpab); non si prevede una riorganizzazione delle funzioni centrali e nemmeno l'unificazione degli sportelli che offrono servizi sul territorio; non si investe nella legalità e nella lotta all'evasione, abbandonando il sistema di controllo e cancellando le poche assunzioni di ispettori del lavoro previste, quando aumentano (e anche qui la Basilicata ha un triste primato) lavoro nero e morti nei cantieri; non si tutela la salute, riducendo la copertura del sistema pubblico senza ripensarlo, ovvero portando la sanità nel territorio con i servizi di prossimità; si indeboliscono gli enti locali senza riordinarli e metterli nelle condizioni di assolvere alle loro funzioni; mancano risposte per i 120mila precari della pubblica amministrazione; la staffetta generazionale non c'è... e potremmo ancora continuare”.
“Ma non scendiamo in piazza contro e basta – continua Genovesi - Anzi scendiamo in piazza soprattutto per dare forza alle nostre proposte per cambiare veramente, oltre gli slogan, oltre i luoghi comuni. Scendiamo in piazza per sbloccare il futuro e lo facciamo indicando 7 priorità per la riforma dei servizi pubblici: riaprire la contrattazione, sbloccare salari e carriere e accompagnare così nuovi servizi e funzioni; investire sulle competenze, cioè dare stabilità e certezza al lavoro, a partire dal personale precario; avviare una vera riorganizzazione dei servizi, degli enti e dei corpi dello stato con costi e servizi standard a tutela dell'universalità; basta con il dumping contrattuale nel privato che offre servizi pubblici (a stesso lavoro, stesso diritto, stesso salario); valorizzazione di istruzione e formazione come leve di crescita (università,ricerca e conoscenza driver dello sviluppo, aggredendo anche il tema della didattica, del sostegno agli allievi con più difficoltà, ad una politica di sistema che valorizzi il ruolo del pubblico); un sistema della sicurezza avanzato, valorizzando le specificità dei Corpi dello Stato”.

“Perchè noi per primi, come Sindacato, siamo per una P.A. snella, vicina ai cittadini, che valorizzi il merito e le competenze interne e non sia prigioniera di dirigenti nominati dalla politica e da ridondanze e sprechi. Sfidiamo il Governo a fare una riforma del settore pubblico coinvolgendo le intelligenze, i saperi, le proposte di chi in un'ospedale, in un Comune, in una scuola ci lavora tutti i giorni e non ci capita per caso solo per qualche convegno. Per questo l'8 Novembre le lavoratrici e lavoratori della Fp-Cgil e FLC-Cgil saranno in piazza a difendere un pubblico interesse. L'interesse di tutti”.

 

Potenza, 6 novembre 2014