iStock_000019310107Medium

E’stata un’assemblea affollatissima, quella di oggi, tenutasi alla Sala Inguscio, presso la Regione Basilicata, a Potenza.

Si parlava di quei circa 3000 lavoratori che, espulsi o “sospesi” dal ciclo produttivo, si trovano oggi nella condizione di fruitori di ammortizzatori in deroga; gran parte di essi è composta da non più giovanissimi; percepiscono circa 400 euro al mese con arretrati che partono da gennaio del 2014. Ed oggi, la situazione potrebbe precipitare. Se, infatti, lo schema di decreto Poletti per la revisione delle regole per l’accesso agli ammortizzatori in deroga venisse approvato così com’è, il risultato disastroso sarebbe quello di produrre migliaia di licenziamenti e di tagliare fuori praticamente tutta la platea lucana.

Nel corso dell’assemblea diversi e drammatici sono stati gli interventi di lavoratrici e lavoratori che hanno raccontato la propria storia che è poi la storia del Mezzogiorno d’Italia: aziende fantasma, arrivate per drenare in finanziamenti sul territorio e scappate via velocemente, lasciando decine di famiglie senza lavoro e senza un reddito dignitoso.

La CGIL di Basilicata ha ribadito il proprio impegno a sostegno di questi lavoratori e delle loro famiglie annunciando, se necessario, ulteriori e dure iniziative di protesta.

Si cominci a dire che cosa si vuole fare con le risorse della Carta Carburante. E’ inaccettabile, per quanto ci riguarda, che quei fondi siano utilizzati per erogare un contributo che va nella stessa misura a chi percepisce un reddito alto e a chi  invece fatica a sopravvivere.

A maggior ragione, se le risorse sono limitate, vanno individuate priorità.

E’ stato, nel corso dell’assemblea, votato un ordine del giorno approvato all’unanimità che “detta” la linea politica che riguarda questa vertenza e, più in generale, le situazioni di disagio, a partire dai Copes, altra “bomba” sociale ad orologeria che necessita di un immediato intervento.

Il testo dell’odg recita quanto segue:

“L’assemblea dei lavoratori in mobilità e dei cassintegrati in deroga, riunitasi a Potenza il 1 luglio del 2014, ha svolto un ampio e partecipato dibattito, dal quale è emersa la drammatica situazione in cui vivono circa 3000 famiglie lucane, dovuta alla mancata percezione di un reddito già di per sé irrisorio (con sei mensilità di arretrato ad oggi) e al rischio concreto, qualora il decreto Poletti venisse approvato con l’attuale schema, di vedersi licenziati e/o privati del reddito, a partire dal prossimo settembre.

L’Assemblea, pertanto:

-        CHIEDE una rapida risoluzione della vertenza nazionale, con l’introduzione delle necessarie modiche nel decreto, allo scopo di assicurare continuità di reddito ai tanti lavoratori che vivono in questa drammatica situazione e alle loro famiglie;

-        CHIEDE all’Assessore Regionale in materia, di convocare, così come richiesto unitariamente dalle OO.SS., immediatamente il tavolo per la sottoscrizione dell’accordo di proroga, scaduto il 30 giugno, per l’utilizzo degli ammortizzatori in deroga;

-        CHIEDE alla Giunta Regionale di Basilicata di avviare rapidamente il percorso di definizione, assieme alle parti sociali, di un reddito di inserimento, come già elaborato nel piano del Lavoro CGIL CISL UIL di Basilicata, che integri, attraverso politiche attive del lavoro e di reinserimento, anche l’emergenza sociale dei lavoratori percettori di ammortizzatori in deroga.

Leggi la rassegna speciale dedicata all'assemblea