esodati

Sono 17.000 i lavoratori interessati dalla quinta salvaguardia, prevista dalla legge di stabilità 2014, e che sono rimasti senza alcun reddito dopo la riforma delle pensioni.

Il decreto interministeriale (Lavoro ed Economia) 14 febbraio 2014, relativo alla “Modalità di attuazione dei commi 194 e 196 dell'articolo 1 della legge 147/2013 (legge di stabilità 2014), ha individuato la ripartizione dei soggetti interessati alle deroghe rispetto alle varie tipologie di lavoratori indicati nelle singole salvaguardie, nel rispetto del numero massimo numerico di 17000 soggetti, indicato nella legge di stabilità 2014, e nel limite delle risorse individuate dalla legge stessa.

Le istruzioni riguardano solo coloro che devono presentare richiesta alle Direzioni Territoriali del Lavoro e non i salvaguardati dallo stesso provvedimento, che presentano domanda direttamente all’INPS.

I lavoratori esodati, che dovranno presentare domanda alla Dtl entro il 16 giugno 2014, sono:

  • 400 firmatari di accordi individuali o collettivi d’incentivo all’esodo stipulati entro il 31 dicembre 2011, e che abbiano risolto il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012 (allegandone copia), anche se hanno svolto dopo questa data attività lavorativa che però non sia riconducibile a rapporto a tempo indeterminato
  • 500 firmatari di accordi individuali o collettivi che hanno risolto il rapporto di lavoro dopo il 30 giugno 2012 (anche se hanno svolto entro il 31 dicembre dello stesso anno attività lavorativa non riconducibile a rapporto a tempo indeterminato)
  • 5200 lavoratori licenziati fra il primo gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011 (anche se hanno svolto attività lavorativa non riconducibile a rapporto a tempo indeterminato)


Le istanze possono essere presentate via PEC o per raccomandata con ricevuta di ritorno.

Tutti gli altri lavoratori salvaguardati dalla legge di stabilità presentano domanda direttamente all’INPS entro il termine del 16 giugno 2014. I beneficiari interessati sono:

  • 900 lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011, che possono far valere almeno un contributo accreditato o accreditabile entro il successivo 6 dicembre 2011, che non abbiano svolto attività lavorativa con contratto a tempo indeterminato;
  • 1.000 lavoratori collocati in mobilità entro il 4 dicembre 2011 e autorizzati alla prosecuzione volontaria successivamente a questa data, che raggiungano i requisiti per la pensione con le regole pre-riforma, entro sei mesi dalla fine della mobilità;
  • 9.000 lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi prima del 4 dicembre 2011, con almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa fra il primo gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 (a condizione che entro questa data non abbiano svolto attività lavorativa con contratto a tempo indeterminato).


Ciò che ci preme sottolineare è che ormai siamo arrivati alla quinta salvaguardia e che ogni salvaguardia ha previsto categorie di lavoratori e requisiti diversi per ottenere il beneficio della deroga: siamo insomma in
presenza di un ginepraio di norme rispetto alle quali anche gli esperti in materia previdenziale cominciano ad avere seri problemi. Noi continuiamo a sostenere che l'emergenza sociale dei lavoratori salvaguardati deve essere risolta in maniera definitiva e strutturale con una norma di principio che riconosca il diritto alla pensione per tutti.

Gli uffici dell’Inca Cgil, presenti su tutto il territorio, sono a disposizione per consulenza e l’inoltro delle relative istanze.

 

 lavoratori_salvaguardati_decreto_quinta_salvaguardia.pdf
 decreto 5 salvaguardia.pdf
 Circolare n. 10 del 18 aprile 2014.pdf
 report_SALVAGUARDIE_7_3_2014.pdf