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La CGIL denuncia il grave atto di ritorsione che si è consumato in danno del rappresentante sindacale aziendale della FP CGIL, nonché quadro di secondo livello, da parte del Direttore Generale del Consorzio ASI. Con un  immotivato ed ingiustificato provvedimento, il Direttore Generale ha   di fatto tolto completamente le competenze e le funzioni all’attuale Responsabile  per attribuirle ad un suo sottoposto,  funzionario C1, individuato quale direttore esecutivo del contratto di appalto per la gestione dei rifiuti liquidi speciali.

Si tratta di un atto gravissimo fortemente   punitivo  che non solo  toglie la gestione dei rifiuti ad un funzionario onesto, esperto della materia, reo solo di essere stato negli anni presidio di legalità nella gestione di una materia particolarmente delicata quale quella della gestione dei rifiuti, e di  aver semplicemente espresso, nell’esercizio della sua funzione sindacale, critiche pubbliche sul disegno di legge di riforma dei consorzi.

Come CGIL da tempo avevamo espresso una forte preoccupazione per quanto stava accadendo all’interno del Consorzio in materia di personale ed, in particolare, sui maldestri tentativi di preselezionare alcune figure professionali a scapito di altre, attraverso metodologie molto discutibili, contrastate da questa Organizzazione Sindacale, che miravano a ridefinire, per vie traverse, una riorganizzazione degli uffici consortili finalizzata anche a precostituire ad hoc posizioni di esubero .

Quanto è accaduto non solo conferma che le nostre preoccupazioni erano fondate, ma testimonia come il gravissimo atto adottato sia stato appositamente pensato per colpire il lavoratore delegato FP CGIL che, non solo aveva espresso contrarietà rispetto alle poco chiare modalità attraverso le quali si volevano riorganizzare gli uffici, ma in passato si era palesemente opposto alla esternalizzazione del servizio relativo alla gestione dei rifiuti liquidi speciali, nella convinzione che quelle attività potessero rimanere in capo al Consorzio in grado di garantire  migliore efficienza e notevoli ricavi economici a beneficio dell’ente e della collettività lucana.

Non vorremmo, inoltre, che la posizione critica di questa Organizzazione Sindacale rispetto al disegno di legge sulla riforma dei Consorzi possa aver ulteriormente scatenato desideri punitivi nei confronti del nostro delegato aziendale.

Quello che è successo è un fatto gravissimo, una vera e propria ritorsione nei confronti di chi, in tutti questi anni, ha semplicemente fatto sempre fino in fondo il proprio dovere sia come lavoratore che come rappresentante sindacale.

Per queste ragioni  chiediamo l’immediato intervento  del Presidente Pittella affinché il provvedimento   adottato sia immediatamente revocato e contestualmente venga aperta,  nel rispetto della legge regionale n.18/2010, una verifica interna sull’operato amministrativo per  assicurare la corretta funzionalità  del Consorzio ASI.

In caso di mancata revoca del provvedimento, questa organizzazione sindacale attiverà tutte le iniziative utili e necessarie  a tutela dei diritti e delle prerogative del lavoratore colpito, ivi compreso il ricorso  alla Magistratura  per condotta antisindacale.