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“E' stato sottoscritto oggi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, un verbale che recepisce i contenuti dell'accordo in merito alla riapertura della centrale del Mercure, che prevede concreti ed esigibili impegni a tutela dell'ambiente, della salute e la creazione e tutela dell'occupazione locale”. Così dichiarano in una nota i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Genovesi, Falotico e Vaccaro dopo la riunione tenutasi a Roma, presenti il Governo nazionale, i rappresentanti delle due Regioni (Calabria e Basilicata), l'Ente Parco, le organizzazioni sindacali, nazionali e territoriali.

“Rispettando ovviamente le opinioni di tutti i diversi soggetti coinvolti e in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci, così come tutti i diversi organi competenti per le ratifiche formali, e nel massimo rispetto delle reciproche autonomie, noi come sindacato riteniamo che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere, trattando, negoziando e provando a governare i processi in campo, convinti che ambiente, salute e diritto al lavoro possano e debbano stare sempre insieme, dentro una più generale politica di sviluppo che, troppe volte, al Sud è più annunciata che praticata”.

Entrando nel dettaglio, – continua la nota sindacale - per quanto riguarda i temi ambientali, l'Enel si impegna a ridurre del 20% i livelli di emissione connessi all’assetto produttivo autorizzato, di fatto in maniera equivalente a quello di un impianto di potenza inferiore, con l'impegno a possibili ulteriori riduzioni tenendo conto delle tecnologie disponibili, da verificare ogni sei mesi con le parti firmatarie. La verifica di questo come di altri impegni sarà in capo, oltre ai soggetti istituzionali preposti per legge, anche ad uno specifico Osservatorio Ambientale, composto dalle due Regioni, le forze sociali, i comuni della Valle e coordinato dal Parco cui compiti saranno anche quelli di: promuovere verifiche, anche a campione, per la corretta certificazione relativa alla composizione delle biomasse conferite in Centrale di cui alla prescrizione n. 1 del Decreto Autorizzativo (al riguardo sarà promossa dall'Osservatorio specifica convenzione con ARPAB e ARPACAL); contribuire con proprie proposte all'aggiornamento e potenziamento, nel tempo, delle reti di monitoraggio ambientale, indicando gli interventi ad Enel Produzione ed alle autorità preposte; contribuire, ad integrazione di quanto già previsto dalla normativa in materia e dai compiti istituzionali degli enti preposti, alla diffusione dei dati ambientali relativi alla qualità dell'aria. L'Osservatorio, inoltre, promuoverà ricerche e studi in campo ambientale, a cura di esperti indipendenti, di provata competenza tecnico-scientifica,individuati dall'Osservatorio stesso.

“Per quanto riguarda le ricadute in termini di risorse aggiuntive per il territorio, l'Enel dovrebbe versare ogni anno, per otto anni, 1.500.000 euro ai comuni della Valle del Mercure e 500.000 euro l'anno, per otto anni, al Parco,  in particolare per la promozione delle attività imprenditoriali agricole e turistico ricettive della zona del Parco stesso, ribadendo la diversificazione delle vocazioni produttive del territorio, un punto - per noi come Sindacato -  ritenuto fondamentale”.

“Così come fondamentale sarà il contributo che Enel darà di 750.000 euro alla Regione Basilicata finalizzato a progetti specifici per rafforzare il massimo impiego possibile degli attuali lavoratori operai agricoli forestali locali per la manutenzione e lo sviluppo boschivo, nonché per il conferimento di biomassa rinveniente dalle attività degli stessi, nonché altri interventi di sviluppo e promozione turistica nell’ambito del Parco del Pollino. Una sorta di fondo di “start up”, che potrà essere implementato dal Parco e dai Comuni, per provare a creare una piccola filiera del legno, che - anche se per quantità certo non sufficienti ad alimentare la centrale - possa rendere più produttiva la nostra forestazione”.

“Per quanto riguarda poi gli impatti occupazionali più diretti l'Enel si impegnera' ad avviare, sia per il rafforzamento dell’organico della Centrale sia per le altre esigenze di Enel Produzione e delle altre società del Gruppo Enel operanti nell'area del Mercure, l’assunzione di risorse dirette Enel, tra i giovani disoccupati dei comuni della Valle del Mercure, per un numero non inferiore almeno a 40 unità, di cui 30 da qui a fine 2014. L'Enel si è inoltre impegnata a coinvolgere le imprese (ed in speciale modo le PMI) della Valle del Mercure per l’affidamento di appalti di fornitura di beni e servizi inerenti le attività della Centrale, nel rispetto della normativa sugli appalti, per un valore indicativo di almeno il 50% dei complessivi volumi di attività. Al riguardo Enel Produzione si impegna a sottoscrivere con le Regioni Calabria e Basilicata, le organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo e con le organizzazione dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative di Calabria e Basilicata, uno specifico protocollo per dettagliare modalità, procedure, meccanismi di verifica ex post, entro 90 giorni dalla sottoscrizione del presente Accordo”.

 

“Infine, ma non per importanza, anche in relazione al tema dei “fornitori” e della lotta a possibili infiltrazioni criminali – concludono Genovesi, Falotico e Vaccaro -  l'Enel e il Governo si sono impegnati a concorrere alla stipula, insieme a Regioni e parti sociali, di un Protocollo di Legalità presso la competente Prefettura per la prevenzione di comportamenti illeciti. Al fine di verificare lo stato di avanzamento degli impegni assunti con il presente Accordo e per adottare ogni iniziativa che risultasse opportuna all’esito della verifica compiuta, le parti firmatarie si incontreranno con cadenza semestrale”.