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Martedì 17 aprile 2012, presso il Ministero della Giustizia, si è tenuto il previsto “Tavolo Tecnico Riorganizzazione e Distribuzione degli Uffici Giudiziari” per le restanti regioni del Sud: Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Il capo dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria dr. Birritteri ha confermato di aver consegnato la relazione finale della Commissione Tecnica Ministeriale che stabilisce i parametri in base ai quali si richiede la soppressione dei Tribunali e delle Sezioni Distaccate, già pervenuta alle Commissioni giustizia Camera e Senato.  Ha affermato che le osservazioni dei sindacati, fatte nelle tre riunioni sulla geografia saranno inviate insieme a quelle dei territori in una ulteriore relazione del Capo Dipartimento Birritteri alla Ministra Severino.

La riduzione tocca, astrattamente, tutti gli uffici non aventi sede in capoluoghi di provincia, garantendo soltanto che ce ne siano almeno tre in ogni distretto.

Per quanto riguarda la Basilicata i Tribunali potenzialmente sopprimibili sono Lagonegro e Melfi, nonché la sezione distaccata di Pisticci.

Per le sezioni distaccate la commissione ministeriale ritiene che andrebbero tutte soppresse, a meno che l’analisi dei criteri di cui alla lettera b) della delega non rivelasse alcuna situazione tale che ne giustifichi la permanenza.

Per quanto riguarda i Tribunali di Melfi e Lagonegro, poiché ne dovrebbe rimanere uno soltanto, la posizione della CGIL, così come delle altre organizzazioni sindacali, è quella di evitare la soppressione del Tribunale di Lagonegro, considerata la distanza dei 36 comuni del circondario da Potenza (distanza media 120 Km con punte di oltre 150 Km); lo scarso livello qualitativo della viabilità; i tempi di percorrenza, che diventano inverosimili se effettuati con i mezzi pubblici; la insufficienza dei collegamenti pubblici, anche considerando la mancanza della rete ferroviaria.

Per quanto riguarda l’eventuale e possibile accorpamento tra i due tribunali limitrofi di Lagonegro e Sala Consilina, la CGIL ha proposto che l’ufficio accorpante sia quello di Lagonegro, per diverse e oggettive ragioni. Lagonegro è in una posizione di centralità rispetto ai comuni su cui avrebbe competenza; Sala Consilina si trova ad una distanza di soli 45 Km da Potenza e 30 Km, tutti percorribili in autostrada, da Lagonegro; la Corte di Appello resterebbe quella di Potenza, che vedrebbe incrementare il suo carico di lavoro a vantaggio della Corte di Appello di Salerno che al contrario verrebbe alleggerita; la sede fisica del Tribunale di Lagonegro è perfettamente idonea ad accogliere personale e fascicoli del tribunale campano, considerando anche che il sindaco di Lagonegro ha già messo a disposizione, a questo fine, i locali dell’ex sede comunale, attigua al palazzo di giustizia.

A questa proposta hanno aderito tutte le sigle sindacali presenti, tranne la UIL che ha caldeggiato l’accorpamento di Lagonegro a Sala Consilina, mentre la CISL non ha preso posizioni sul punto.