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A poco più di due anni dall’insediamento dell’amministrazione Valvano, come CGIL di Melfi vorremmo fare alcune considerazioni sull’operato della stessa.

Considerazioni che nascono dalla necessità di poterci confrontare con l’amministrazione come più volte inutilmente abbiamo sollecitato al fine di poter dare il nostro contributo all’azione di governo.

A nostro avviso non è più rinviabile la questione sul rimpasto della giunta dove, tra assessori dimissionari e quelli assenti per impegni istituzionali, la macchina amministrativa comincia ad accusare i primi colpi.

Vista la situazione di stallo venutasi a creare da qualche mese a questa parte dove i tanti tatticismi politici fanno da padrona, per poter portare a compimento il programma dell’agenda politica, auspichiamo che nel più breve termine possibile le forze politiche del centrosinistra riescano a sintetizzare quanto di meglio sia emerso dalla discussione in questi mesi al fine di poter rilanciare attivamente l’azione amministrativa.

Occorre dare risposte immediate ai bisogni della cittadinanza: l’incremento della disoccupazione, il galoppante ricorso agli ammortizzatori sociali e il crescente disagio delle condizioni sociali in particolare degli anziani sono tutte circostanze che dovrebbero indurre l’amministrazione ad adottare nuove strategie.

Da qui nasce la necessità di discutere di alcuni temi:

• l’avvio del piano di riqualificazione del centro storico, dove si rende necessario aprire un tavolo di confronto con le parti sociali, associazioni piccole e medie imprese in modo da poter tracciare con trasparenza una serie di interventi volti al rilancio del settore edilizio e dello stesso centro storico.

Bisognerebbe convogliare le risorse in più direzioni, come spesso non accade, in modo tale che tutte quelle figure professionali capaci di supportare tale progetto diano il loro sostegno alla realizzazione e alla riqualificazione del centro storico, quale contenitore storico culturale, commerciale oltre che abitativo.

• Visto il rafforzamento dei fondi per le politiche sociali, non basta aver emendato il regolamento dei contributi economici in campo sociale , a nostro avviso con misure troppo restrittive tali da non permettere l’accesso a chi realmente oggi versa in condizioni di disagio, mentre al contempo si prevede un contributo straordinario,senza vincoli per chi ha un reddito isee di 8000 €.

Se è vero che la filosofia del nuovo regolamento è quella dello schema Welfare to Work allora sarebbe veramente necessario una modifica strutturale al regolamento, al fine di poter aiutare le famiglie indigenti, salvaguardando la loro dignità, lesa da una norma che, se fosse attuata com’è, rischia di negare il contributo, bloccandolo in un vortice di articoli commi e tabelle.

Sicuramente è un primo passo adottare tipologie di intervento diverse da quelle adottate finora, ma riteniamo vitale che le politiche passive (sostegno al reddito) vadano di pari passo a quelle attive (reinserimento lavorativo).

Parte di queste risorse andrebbero indirizzate in particolare per i non autosufficienti oggi costretti a combattere contro un sistema di lavoro sommerso di badanti la cui unica preoccupazione è il compenso a fine mese.

Anche qui l’amministrazione deve intervenire in maniera strutturale destinando più risorse in questo settore, anche tramite le cooperative per l’assistenza, vero strumento di supporto per la tranquillità degli anziani.

È doveroso fare alcune precisazioni in merito al nuovo regolamento che partirà da gennaio 2014, per quanto riguarda i PAI (piani di assistenza individuali). Questi dovrebbero essere utilizzati per gli anziani, come previsoto per legge, al fine di migliorare la loro esistenza e scongiurare l’emarginazione sociale e non per obbligare i percettori del sussidio a sottoscrivere un progetto in cambio di esigue risorse.

Come CGIL di Melfi riteniamo sbagliato il percorso decisionale con il quale si è arrivati ad approvare il nuovo regolamento perché privo di qualsiasi confronto con le parti sociali nonché dei necessari approfondimenti che tale delicata materia richiedeva e che pertanto, a nostro avviso, non contiene misure adeguate e specifiche per quella parte della cittadinanza che versa in condizioni di disagio .

• Altro tema rilevante è la trasparenza amministrativa.

Dopo aver riscontrato l'assoluta carenza dei provvedimenti amministrativi presupposti e necessari alla sottoscrizione di convenzioni di affidamento di servizi e di gestione di strutture pubbliche, chiediamo all’amministrazione di attuare tutte quelle misure previste sia in materia di controlli interni, che dal codice di comportamento dei dipendenti, al fine di garantire un'azione amministrativa trasparente ed imparziale.

Pertanto chiediamo alla giunta comunale, al consiglio comunale, al Sindaco, al segretario comunale e a tutti i preposti, di vigilare con più attenzione su quanto accade all’interno della macchina amministrativa al fine di dare quel segno di discontinuità con il passato che tutti aspettano.