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“Il convegno che domani si terrà a Matera, al di là delle buone intenzioni, ci auguriamo serva a Confindustria e alle associazioni datoriali e soprattutto ai rappresentanti delle istituzioni, a partire dal sindacato di Matera e dal nuovo Presidente della Regione, a incastrare la Total su precisi impegni che, tutti insieme come Regione, associazioni datoriali e sindacato abbiamo più volte richiesto”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Generale della Cgil Basilicata.

 

“Vorremmo sommessamente ricordare, infatti, come nella primavera passata si svolse un incontro (presenti gli stessi protagonisti del convegno del 6 p.v.) per chiedere a Total un contratto di sito che vincolasse i suoi general contractor ad assumere almeno l'80% di manodopera locale per le opere edili e di costruzione del Centro Oli, e poi ad assumere gli stessi impegni che l'Eni ha sottoscritto nell'ottobre 2012, con più di attenzione al monitoraggio ambientale, visto che il Centro Oli doveva e deve ancora partire. Un incontro che le stesse forze sociali, sindacali e datoriali definirono deludente per la volontà esplicita di Total di non impegnarsi in modo formale sulla valorizzazione dell'occupazione locale e su impegni specifici in materia ambientale”.

 

“Poi c'è stato (e c'è) tuttora aperto il caso dei ragazzi lucani che, partiti in tre mila, giunsero alla selezione finale in circa 100 a cui in parte la Total chiuse le porte senza né assumerli né riconoscere loro il diritto di precedenza per future assunzioni”.

 

“Quindi il 5 Novembre ultimo scorso, in sede di Commissione regionale tripartita, la Regione Basilicata insieme a Cgil, Cisl e Uil, con il consenso delle associazioni datoriali (fatta salva l'astensione di Confindustria e Confapi che, casualmente, sono gli stessi promotori del convegno del 6) votò una delibera di indirizzo proprio su Tempa Rossa chiedendo a Total di impegnarsi a far assumere alle ditte che stanno realizzando il Centro Oli, una quota pari ad almeno all'80% di disoccupati lucani, parte da prendere nelle liste dei lavoratori in mobilità (stiamo parlando di oltre mille e trecento posti di lavoro per uno o due anni)”.

 

“Siamo per tanto certi – conclude Genovesi - che tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Basilicata, che rivendicano un rapporto serio e costruttivo concretamente con le multinazionali del petrolio (che traggono centinaia di milioni di euro di profitto dalla nostra terra), non perderanno occasione per ribadire, con coerenza, quanto più volte dichiarato, scritto e sostenuto. Alla Total possiamo solo rinnovare l'appello perché sia sul territorio agente di vero sviluppo e di vera occupazione, assuma il tema della salute e dell'ambiente, oltre che della qualità del lavoro, come priorità indiscutibili. Alle forze dell'impresa, alle istituzioni locali e alle forze politiche lucane, invece, chiediamo di stare dalla parte dei disoccupati e delle famiglie lucane, evitando di litigarsi le briciole quando qualcun altro si porta via la torta”.

 

Leggi l'articolo pubblicato su "la Nuova del Sud"

Leggi l'articolo pubblicato su "ll Quotidiano della Basilicata"

 

Potenza, 5 dicembre 2013