torremozza

"Lo stato di allerta lanciato sin da venerdì aveva purtroppo massima fondatezza. Gli effetti devastanti del ciclone Nettuno sono stati vissuti sulla pelle di migliaia di lucani cui unica colpa e' quella di  vivere in territori resi fragili dall'assenza di una politica per il territorio". Così dichiarano in una nota la Cgil Basilicata e la Cgil Matera che chiedono venga immediatamente riconosciuto lo stato di calamità e l'accesso ai fondi della Presidenza del Consiglio.

"Oggi si cerca di fare una stima dei danni ingenti che si sono abbattuti nel ns territorio e che continueranno ad abbattersi nelle prossime ore, e che si sommano ai danni già subiti e alla crisi di comparti fondamentali dall'agricoltura all'edilizia".

" Nel riconoscere l'opera dei tanti volontari della protezione civile che, insieme alle forze dell'ordine non si sono risparmiati nel supportare quanti si sono ritrovati in difficoltà e nel tentare di gestire le conseguenze di fiumi in piena, di argini di strada che si sbriciolavano a causa della pioggia costante e battente, siamo stufi delle ipocrisie e delle lacrime di coccodrillo del giorno dopo:  non è sufficiente lanciare allerta meteo preannunciando disastri possibili, occorre pretendere che la cultura della prevenzione diventi una priorità non solo nell'agenda politica nazionale ma anche nell'agenda politica della ns Regione e di tutti i livelli istituzionali. Occorre decidere di fare sul serio e di destinare al tema della prevenzione e messa in sicurezza del ns territorio risorse straordinarie, a partire da quelle comunitarie e da quelle del petrolio, con un piano straordinario di manutenzione e di coinvolgimento delle stesse imprese agricole. Del resto quando indichiamo come destinazioni prioritarie delle risorse del petrolio proprio le infrastrutture (e per questo va modificato il decreto attuativo dell'articolo 16) diciamo proprio questo: la pioggia non deve fare crollare ponti, non deve fare franare strade, non deve rompere gli argini di torrenti e fiumi".

"Si attivino quindi tutti i livelli politici ed istituzionali per l'emergenza, ma si apra subito un Tavolo presso la Presidenza della Regione  che metta a sistema i diversi interventi, per un piano straordinario per il territorio, che vuol dire opportunità di occupazione, investimenti e in prospettiva più risparmi. Perché mettere in sicurezza un territorio è un investimento assai meno costoso del riparare i danni dell'incuria".

 

Potenza, 2 dicembre 2013