unitario

“La Legge di Stabilità presentata dal Governo non realizza quella svolta nella politica economica necessaria al Paese, al Mezzogiorno e alla Basilicata per uscire dalla recessione e tornare a crescere. Eppure, colpendo gli sprechi e tassando le rendite, facendo pagare di più chi, nella crisi, si è arricchito, si possono trovare più risorse per i lavoratori ed i pensionati, gli unici che stanno pagando veramente la crisi. Sono queste le motivazioni per cui la legge di stabilità va cambiata. All'interno della mobilitazione proclamata dalle Segreterie Nazionali di Cgil, Cisl e Uil, le lavoratrici e lavoratori della Basilicata sciopereranno le ultime 4 ore (prima ora di lezione per i dipendenti del settore scuola) il giorno 12 Novembre prossimo, con presidi e sit-in dalle ore 10,30 alle 14 in Piazza Prefettura (Potenza) e Piazza Vittorio Veneto (Matera)”. Così Lo comunicano in una nota congiunta Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata.

“Ai presidi così come durante le assemblee ed i volantinaggi nella fase di preparazione della mobilitazione, parteciperanno anche i lavoratori in mobilità, gli esodati, i disoccupati e le pensionate ed i pensionati. Le richieste di CGIL-CISL-UIL sono:

un significativo aumento delle detrazioni sia per i lavoratori dipendenti che per i pensionati (misura, questa, orientata ad una maggiore equità e per aiutare la ripresa dei consumi interni); rafforzare e rendere strutturale la detassazione del salario di produttività che, inoltre, va estesa anche ai lavoratori del settore pubblico; correggere gli elementi di iniquità della nuova tassazione immobiliare (TRISE) e cancellare la prevista riduzione delle agevolazioni fiscali”.

“Altro punto qualificante della mobilitazione di CGIL CISL e UIL – spiegano Genovesi, Falotico e Vaccaro – è la richiesta di rivedere e correggere gli elementi di iniquità e rigidità introdotti dalle norme Fornero sul sistema previdenziale. È indispensabile, inoltre, ripristinare i meccanismi di indicizzazione delle pensioni esistenti prima dell’entrata in vigore del DL n. 201/2011, evitando così l’erosione progressiva che i trattamenti pensionistici hanno subito in questi anni”.

“Per il settore pubblico, anche per difendere e riqualificare l’insieme dei servizi,

si chiede al Governo e al Parlamento di dare certezza alla stabilizzazione dei precari delle PP.AA. E riconoscere e valorizzare, ripristinando il contratto nazionale, le professionalità dei dipendenti pubblici”.

“La piattaforma di Cgil, Cisl e Uil – concludono Genovesi, Falotico e Vaccaro – indica, tra l’altro, come reperire le risorse necessarie per raggiungere questi obiettivi, proponendo: la obbligatorietà dei costi standard per le amministrazioni centrali e locali e il superamento della frammentazione delle attuali 30.000 centrali appaltanti, estendendo l’esperienza già realizzata con l’istituzione della Consip; la riduzione drastica del numero delle società pubbliche e degli enti inutili e la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione, definendo più vaste dimensioni ottimali per la gestione dei servizi a livello locale, anche tramite l’utilizzo di forme associative per realizzare maggiori economie di scala, con l’assunzione di modelli organizzativi improntati a logiche industriali; la riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo riducendo gli incarichi di nomina politica, fino al blocco delle consulenze a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica; la valorizzazione del patrimonio dello Stato; l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea rispetto all’attuale aliquota del 20%; la destinazione automatica delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, per la riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati mediante un apposito provvedimento legislativo”.

“Cgil, Cisl e Uil Basilicata sosterranno in ogni consesso e nei confronti di tutti gli interlocutori, a partire dai deputati e senatori eletti in regione Basilicata, le ragioni dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e delle donne in cerca di occupazione. Il sindacato confederale lucano fa appello a tutte le lavoratrici e lavoratori, ai giovani, ai pensionati, affinché partecipino in massa alla mobilitazione unitaria del 12 novembre” .

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