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Con una lettera ufficiale la Federconsumatori di Potenza insieme alla Camera del Lavoro di Potenza e alla Cgil Basilicata hanno chiesto nei giorni passati un incontro alla direzione regionale della Rai per consegnare le oltre mille firme raccolte nei comuni di Acerenza, Genzano di Lucania e Oppido Lucano. Firme raccolte per chiedere un intervento urgente da parte dell'azienda pubblica e delle istituzioni preposte dopo che, da ormai molti mesi, ai cittadini della zona non è più possibile – dopo il passaggio al digitale – vedere i programmi Rai, in particolare il Tg3 Basilicata e Buon Giorno Regione, programmi di pubblica utilità.

“Dopo il passaggio al digitale, che ha comportato anche diverse spese ai singoli cittadini, in molte parti del nostro territorio non sono più visibili i canali Rai, in particolare Rai 3 che, con i telegiornali e programmi locali, fornisce informazioni importanti, non solo economiche e politiche, ma anche connesse alla situazione stradale, le eventuali interruzioni della fornitura di utenze di base e così via. Il servizio pubblico – a fronte del quale i cittadini pagano anche un canone - in diversi nostri comuni non è tale, per mancanza di interventi sulle antenne, per l'esigenza di ricalibrare i ripetitori, ecc. Tale condizione va avanti da molti mesi, da quando cioè si è passati al digitale e mentre altre Regioni hanno saputo intervenire prontamente dopo pochi giorni, appena segnalati i disguidi, in Basilicata nulla si muove”. Così dichiarano in una nota Rocco Ligrani (Presidente Federconsumatori Potenza), Angelo Summa (Segretario Cgil Potenza) e Alessandro Genovesi (Segretario Cgil Basilicata).

“Per queste ragioni la Federconsumatori, con il sostegno degli stessi amministratori locali, ha promosso una petizione popolare oltre che diverse iniziative pubbliche ed ora è il momento che a questi cittadini tanto la Rai quanto il Corecom e tutte le altre istituzioni preposte diano una risposta rapida e risolutiva dei problemi denunciati. In caso contrario non potremo che sostenere tutte quelle azioni, anche eclatanti, volte a far evidenziare fino in fondo la beffa che si cela dietro un pagamento di canone e decoder a fronte del nulla. Su questo vorremo confrontarci a partire dalla Rai Basilicata che riteniamo abbia tutto l'interesse a continuare ad essere servizio pubblico e punto di informazione per i cittadini lucani”.