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“Premesso che come CGIL, CISL e UIL riteniamo che a regime occorrerebbe abolire il sistema dei ticket in nome di una sanità pubblica pagata dalla fiscalità generale, invitiamo la Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale (che in questi giorni stanno affrontando il tema e martedì prossimo potrebbero già decidere) a tradurre, con coerenza e senza schizzofrenia o strumentalità, gli impegni assunti con le forze sindacali e tradotti poi in atti dello stesso Consiglio. Sarebbe infatti di un'assoluta gravità modificare profondamente quanto già deciso e concordato con le forze sociali, per di più senza un confronto e il coinvolgimento delle stesse organizzazioni sindacali firmatarie dell'intesa raggiunta l'anno passato”. Così dichiarano in una nota congiunta Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata.

 

“Il Consiglio Regionale e la Giunta, in questa fase difficile e complicata, devono quindi tradurre in atti concreti i principi a suo tempo assunti dalla Giunta e dal Consiglio ad Agosto 2012 e condivisi con il sindacato: esenzione dai ticket aggiuntivi sulla diagnostica per le fasce di popolazione più povere (pensionati, lavoratori precari, cassa integrati, disoccupati), riduzione degli importi per le fasce medio-basse e aumento progressivo del contributo per le fasce medio alte.  Secondo il principio chi più ha, più paga, più è chiamato, cioè, a responsabilità e a solidarietà”.

 

“Nessuno – continuano i sindacalisti – si nasconda quindi dietro tecnicismi connessi all'utilizzo dell'Isee o di altri indicatori, in quanto i principi e le scelte a suo tempo fatte, e condivise, sono chiare: di strumenti per rilevare le condizioni di ricchezza o povertà di lavoratori, disoccupati e pensionati ve ne sono a decine. Il punto è se i più poveri, i più colpiti dalla crisi devono oggi vedersi ulteriormente umiliati da una Giunta ed un Consiglio Regionale che prima dicono e votano una cosa e poi ne fanno un'altra.  Come Sindacato non smetteremo di mobilitarci per il rispetto degli impegni presi e per garantire a tutti il diritto universale alla salute”.