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“Questo 8 marzo io sono, io ci sono” è lo slogan che abbiamo scelto per la giornata internazionale della donna.

L’affermazione dell’esistenza e della voglia di partecipare ad una fase di cambiamento della società, che non può prescindere dal ruolo delle donne e dalla loro partecipazione attiva è l’obiettivo principale che il Coordinamento Donne Spi della Cgil Basilicata si pone, nell’ottica di rimettere al centro il legame fra lavoro e libertà femminile, che è innanzi tutto autonomia economica, ma anche terreno di scelta, campo di realizzazione di sé e percorso di definizione e rafforzamento della propria identità.

Il nesso tra lavoro e libertà femminile chiama in causa il rapporto fra lavoro e stato sociale, anche perché la libertà di scelta delle donne è condizionata dall’esistenza o meno delle reti di protezione sociale e di servizi, anche e soprattutto a fronte delle politiche, italiane ed europee, di taglio indiscriminato al sistema di  welfare, con la relativa riduzione del perimetro pubblico.

Quello a cui aspiriamo e che continuiamo a chiedere a gran voce, attraverso le varie battaglie che combattiamo ogni giorno, è la realizzazione di un percorso intergenerazionale che prenda le mosse dal recupero delle politiche di genere, in modo da costruire un mondo migliore in cui essere donne non deve significare sacrificarsi e far fronte alle mancanze del welfare pubblico, ma piuttosto partecipare alla definizione di un vero cambiamento che metta al centro le donne con le loro specificità e la loro voglia di crescere e di essere.

Come Coordinamento Donne dello Spi Cgil Basilicata, teniamo a sottolineare, infine, che la violenza sulle è una sconfitta per tutti. Purtroppo, invece, oggi ci troviamo di fronte ad una fotografia preoccupante, una violenza che viene perpetuata in tutti gli ambiti della società, da quello familiare a quello lavorativo e che nel 2012 ha causato la morte di 120 donne. Un dramma che per la Cgil deve essere, ogni giorno, allevidenza di tutti.