“Nell'apprezzare il lavoro svolto oggi al tavolo politico dall'Assessore Viti, si è
registrata con consenso unanime di tutte le parti sociali la volontà della Giunta
Regionale di fare chiarezza su diversi punti di merito che erano già stati oggetto
di accordi passati”. Così dichiarano in una nota Alessandro Genovesi, Enrico
Gambardella e Carmine Vaccaro, Segretari di CGIL, CISL e UIL Basilicata.
“In particolare è stato chiarito, una volta per tutte, che l'accordo relativo al
riconoscimento anche per l'anno 2012 degli ammortizzatori sociali in deroga,
mobilità compresa, per le donne e gli uomini over 55 e che raggiungono il requisito
della pensione negli anni successivi, riguarda tutti i comparti, compresi i lavoratori
provenienti dal settore dell'edilizia e dell'agricoltura. Tutti i potenziali beneficiari
dovranno presentare domanda all'INPS entro e non oltre il 30 Gennaio 2013,
ovviamente per il riconoscimento delle spettanze a valere sul 2012”.
“Così come è stato chiarito – continuano i sindacalisti - che il termine di 60 giorni
entro cui fare domanda per l'accesso alla mobilità in deroga è da ritenersi ordinativo,
ma non prescrittivo. Sa da un lato occorreva e occorre infatti impegnarsi tutti per
permettere una migliore programmazione organizzativa degli uffici, non si potevano
creare situazioni di potenzialità disparità. Il nuovo accordo riconosce la bontà delle
osservazioni di Cgil, Cisl e Uil”.
“Infine l'intesa supera quelle piccole incomprensioni connesse al termine utilizzato
di “massimo 24 mesi” di beneficio dell'indennità di mobilità in deroga e della
cassa integrazione in deroga, contenuto nell'accordo proposto a novembre e su cui,
unitariamente, CGIL, CISL e UIL avevano espresso riserve e contrarietà. Mai è stato
fissato il momento da cui decorrono i 24 mesi: nessuna ipoteca viene per tanto messa
sugli attuali beneficiari. Anche se ovviamente siamo tutti consapevoli che occorre
una politica economica e del lavoro in grado di fornire opportunità occupazionali
concrete a persone che da mesi rivendicano solo di poter essere utili alla comunità”.
“Da questo punto di vista, messo in sicurezza il 2012, dobbiamo ora affrontare il
tema vero che dovrà vederci tutti impegnanti nelle prossime settimane, a Roma come
a Potenza. Si annunciano infatti, per il 2013, enormi difficoltà, a partire dalla scarsità
di risorse che l'attuale proposta di legge di stabilità avanzata dal Governo Monti
stanzia per gli ammortizzatori in deroga dell'anno prossimo. Risorse, a detta di tutte
le forze sociali e delle Regioni, largamente insufficienti e non in grado di coprire i
fabbisogni neanche fino a maggio-giugno dell'anno prossimo. Dobbiamo allora essere
tutti compatti, forze sociali, istituzioni locali, forze politiche nel sostenere l'esigenza
che, per il 2013, si stanzino almeno le stesse risorse del 2012, pronti ad aggiungerne
ulteriori (e non toglierne) se la crisi dovesse aggravarsi”.
“Non si può far pagare infatti ai più deboli, la crisi. Per questo – concludono
Genovesi, Gambardella e Vaccaro - sosterremo fino in fondo la posizione delle
Segreterie Nazionali di CGIL, CISL e UIL e di quelle Regioni (tra cui la Basilicata,
la Puglia, la Sicilia, ecc.) che stanno dando battaglia al Ministro Fornero e ad
un'impostazione meramente ragionieristica, che non tiene conto delle specificità
territoriali e soprattutto della tensione sociale che va crescendo di ora in ora”.
“Il Piano per il Lavoro promesso e annunciato da parte della Regione deve essere
allora parte di questa più ampia strategia ed il vero banco di prova per tenere insieme
la creazione di nuova occupazione, il sostegno al redditto di chi un lavoro lo ha
perso, il sostegno a tutte quelle persone a rischio di emarginazione e povertà che non
possono essere lasciate sole”.




























