“La crisi dei rifiuti che sta vivendo la città di Potenza può essere l'occasione per rompere ogni indugio e superare ogni resistenza, avviando realmente una nuova politica per la raccolta differenziata e per una migliore gestione integrata del ciclo dei rifiuti. All'emergenza non si risponde infatti con provvedimenti tampone o con la saturazione delle discariche esistenti, ma con una strategia che guardi ai prossimi anni”. Così dichiarano in una nota congiunta la CGIL e la Funzione Pubblica CGIL di Potenza.

“Per questo chiediamo alle istituzioni locali di accelerare sulle decisioni prese ma ancora non attuate: occorre procedere nei prossimi giorni ad ottimizzare il servizio che già c'è, passando dalla raccolta multi materiale, che sporca parte del materiale da riciclo finendo poi – comunque – in discarica, ad una separazione dei contenitori già nella raccolta dei diversi materiali. Quindi occorre mettere mano alle modalità operative della stazione di trasferenza di Tito, che non può operare più a giorni alterni. Infine, e più importante, occorre avviare una efficace raccolta differenziata già all'origine, riducendo il materiale da inviare in discarica, con i relativi costi che possono così ridursi”.

“Ogni settimana infatti – ricordano i sindacalisti della CGIL - oltre 400 tonnellate finiscono in discarica, a 210 euro a tonnellata, senza considerare l'enorme danno ambientale. Una politica di recupero del materiale riciclabile porterebbe in prospettiva un ritorno non solo in termini ambientali ma anche economici non indifferenti. Un vero e proprio investimento in termini di nuova occupazione, mezzi, procedure e – aggiungeremo - anche culturale che, ripartito tra Comune e Regione, e senza gravare eccessivamente sui cittadini, già nel medio periodo si ripagherebbe, evitando per il futuro scene come quelle che i cittadini potenti oggi stanno vivendo.

Con quel giusto riconoscimento, infine, anche alle professionalità e all'impegno dei tanti lavoratori dell'igiene ambientale che, con i mezzi che hanno, stanno già facendo miracoli e che meritano di essere messi nelle condizioni di operare al meglio”.