Si è tenuta questa mattina, a partire dalle 10 e 30, la conferenza stampa di presentazione dello sciopero generale di 4 ore proclamato dalla CES, la Confederazione Europea dei Sindacati.
“Per la prima volta il comitato esecutivo della Confederazione europea” ha sottolineato Alessandro Genovesi, Segretario Generale Cgil Basilicata, “ha deciso di organizzare manifestazioni in tutti i paesi Europeri e non (come è successo finora) manifestazioni simboliche a Bruxelles o in altre città sedi di vertici istituzionali. Oltre 50 sindacati in tutte le principali capitali europee, da Madrid ad Atene, da Parigi a Berlino scenderanno in piazza, con parole d'ordine e una piattaforma comune: contro la politica di austerità e per il sostegno al lavoro.”.
Nella conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il Segretari Generali della Cgil Potenza, Angelo Summa ed il Segretario Generale della Cgil Matera, Manuela Taratufolo, è stato sottolineato che questo appuntamento non deve essere percepito con il carattere della ritualità. Le politiche di austerità varate a livello europeo, infatti, hanno pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana dei lavoratori, disoccupati e pensionati lucani, oltre che sulle politiche degli enti locali. In particolare le scelte di austerità varate dall'Europa vogliono dire, concretamente, per la regione Basilicata: blocco delle opere pubbliche e dei cantieri e quindi dell’intero settore dell’edilizia; ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione e quindi sofferenza per le aziende e per i lavoratori impiegati; tagli al welfare e ai presidi istituzionali (vedi l’ipotizzata soppressione della Provincia di Matera); aumento dell’Iva (con pesanti ripercussioni sulla ripresa dei consumi); riduzione degli ammortizzatori sociali in deroga e delle risorse destinate al lavoro.
Questi sono infatti gli effetti concreti dell'attuale politica di bilancio della Commissione Europea, questi gli effetti di un Patto di Stabilità a livello europeo e nazionale che sta ulteriormente deprimendo gli investimenti e i consumi interni, aggravando e non riducendo la crisi economica e sociale. Come un serpente che si morde la coda, la politica di austerità e tagli imposta dall'Europa non solo è ingiusta, ma non funziona e non crea lavoro e sviluppo.
“Il 14 novembre” hanno sottolineato i sindacalisti “non sarà un momento puramente simbolico ma l’avvio di una vera e propria lotta europea di portata ampia e di lunga durata, in grado di cambiare concretamente l'agenda dei governi nazionali - a partire da quello italiano - e delle istituzioni comunitarie. Per questo motivo invitiamo lavoratori, pensionati, giovani, donne, immigrati ad unirsi al coro di protesta a Potenza, in Piazza Mario Pagano (dove si esibiranno anche i P-Funking – gruppo funk perugino) , ed a Matera, in Piazza Vittorio Veneto, a partire dalle ore 11”.




























