Si avvii concertazione per 5/6 grandi interventi strutturali utili per tutti

“In attesa di leggere e approfondire quanto previsto dall'art. 20 del decreto sulle liberalizzazioni, se sarà confermato nella stesura finale, e premettendo che per ogni possibile incremento estrattivo l'ultima parola dovrà essere delle istituzioni locali, come giustamente rivendicato dal Presidente della Regione Basilicata, riteniamo che le nuove risorse devono essere investite per produrre occupazione e sviluppo duraturo, coniugando crescita, tutela e valorizzazione dell'ambiente e della salute, con poche ma concrete e misurabili iniziative, perchè la salute e il benessere dei cittadini non sono a disposizione di nessuna impresa e la Basilicata non è il far west”. Così dichiara in una nota la Segreteria Regionale della CGIL Basilicata

 “Per troppo tempo le risorse e le misure adottate,  anche dopo il Primo Memorandum d'Intesa tra Governo e Regione, non hanno prodotto i risultati sperati, perché disperse in mille rivoli o in iniziative parziali, forse più di immagine che di sostanza. Ora abbiamo tutti una seconda occasione. Per questo proponiamo di avviare una nuova stagione di programmazione negoziata tra istituzioni, parti sociali, comunità locali, mettendo al centro 5-6 grandi interventi su cui concentrare le risorse:

nell'ottica della trasverale Lauria-Candela, occorre concentrarsi sul completamento della “Saurina”, sull'ammodernamento e adeguamento della “Potenza-Melfi”, sui nodi di interconnessione ferroviari e viari di “Matera” con il corridoio adriatico: opere pubbliche di cui non si può più fare a meno;

dare seguito alla contrattazione di sito, in coerenza con Obiettivo Lavoro 2012, come premessa per la costituzione di uno, massimo due Grandi Poli Industriali Integrati, non disperdendo risorse e concentrando industria di qualità, innovazione, imprese di servizi a forte valore aggiunto, con l'obiettivo di occupare migliaia di giovani lucani e reinserire al lavoro una parte dei tanti, troppi lavoratori oggi in cassa integrazione o in mobilità;

un piano straordinario per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali, garantendo l'occupazione agli attuali addetti e facendo crescere il numero di occupati nel settore. Occorre fare della Basilicata la regione ambientalmente più sana d'Europa, perché non c'è sviluppo senza benessere ambientale;

un piano integrato per la salute e il benessere della popolazione, con una politica di forte prevenzione, monitoraggio e adeguamento ambientale e antisismico delle strutture civili e delle imprese, con l'obiettivo della messa in sicurezza dei paesi e della riduzione drastica delle emissioni nocive;

la costituzione di un grande polo di ricerca sulle nuove tecnologie per l'energia, per l'ambiente e l'agricoltura di qualità: centinaia di ricercatori devono trovare in Basilicata il maggior polo nazionale di ricerca in materia, attraendo in questa terra cervelli oggi in fuga;

un piano straordinario per la costituzione di un fondo regionale di sostegno ai cittadini non autosufficienti con la creazione di servizi sociali di prossimità che, oltre a dare lavoro, invertano l'attuale tendenza allo spopolamento delle aree interne.

 “Su questi ed altri possibili interventi – continua la CGIL Basilicata – serve non disperdere le risorse, occorre una concertazione vera tra istituzioni e parti sociali e una programmazione efficace, con monitoraggi costanti, con tempi e obiettivi chiari e misurabili. Soprattutto con un ruolo attivo di tutta la società civile, della cittadinanza, su modelli partecipativi che creino consenso e massa critica, anche per evitare che poche imprese o magari qualche interesse celato possano prevalere, scippando a tutti i cittadini e lavoratori della Basilicata il futuro che si meritano. Come CGIL chiederemo già nella prossime ore agli amici di CISL e UIL di definire un comune percorso a tutela del buon lavoro e del benessere dei cittadini lucani”.