Si è tenuto oggi presso il Park Hotel di Potenza la riunione del Comitato Direttivo Regionale dello Spi Cgil Basilicata, un momento di approfondimento, dibattito e confronto con tutte le leghe del territorio regionale sul lavoro svolto nell'anno 2011 puntando l'attenzione sullo sforzo sostenuto  per partecipare a tutte le iniziative di lotta regionali e nazionali.

Il direttivo, nel corso della discussione, ha dibattuto ampiamente sugli effetti della manovra Monti ed i sacrifici che questa manovra continua a chiedere ai soliti noti attraverso l'allungamento dei tempi per la pensione, l’aumento dell'aliquota IRPEF su base locale, l’introduzione dell'IMU (ex ICI) sulla prima casa e il relativo aggiornamento degli estimi catastali che significherà,  secondo le prime stime, un aumento del 60% dell’imposta.

Sono stati discussi, inoltre, gli effetti delle misure della manovra Monti su base locale, in particolare nel Mezzogiorno e in Basilicata, dove i temi della disoccupazione, del lavoro nero, della povertà, dell'assenza di un welfare di prossimità rendono ancore più dure le condizioni di vita delle persone.

Affrontato anche il tema dell'assenza dei servizi sul territorio che potrebbero in qualche modo lenire gli effetti della crisi. Lo Spi Cgil Basilicata, ha sottolineato Maria Lorusso, continua a tenere alta l'attenzione sul ripristino del fondo sulla non autosufficienza che costituirebbe un reale segnale di civiltà e di solidarietà verso gli ultimi, in un momento storico particolarmente delicato.

Riguardo alle questioni squisitamente regionali un accento è stato posto sulla definizione ed attuazione di un serio ed adeguato piano socio sanitario che consenta di coniugare il contenimento della spesa pubblica con la necessità di presidiare tutte le aree di una regione particolarmente sfortunata dal punto di vista orografico.

Riteniamo indispensabile, inoltre, – ha continuato Lorusso -  riaprire la discussione sui ticket, introducendo un meccanismo di calcolo che salvaguardi le persone sole e i lavoratori dipendenti, oltre a ritenere, non più rinviabile,   un decisivo taglio delle liste di attesa attraverso una riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi sanitari offerti dal pubblico, in modo  da scampare la corsa degli utenti verso il privato.

Il direttivo, inoltre ha espresso piena solidarietà ai lavoratori del gruppo FIAT i cui diritti sindacali sono messi in pericolo dalle decisioni del “padrone Marchionne”.

Lo Spi, inoltre ha sottolineato il pieno sostegno ai compagni della Funzione Pubblica CGIL che in questi giorni sono impegnati nella campagna elettorale per il rinnovo delle RSU che costrituiscono un vero e proprio presidio di democrazia in un settore delicato che garantisce servizi alle persone.

I lavori sono stati conclusi da Attilio Arseni, Segr. Naz. Spi Cgil  che ha parlato di lacerazione del tessuto sociale ed ha anche sottolineato il piccolo passo in avanti fatto dal Governo Monti che ha ripreso a consultare tutte le parti sociali anche se un ulteriore segnale di apertura e democrazia vorrebbe un pieno riconoscimento della funzione del sindacato confederale, attraverso l'attuazione di politiche concertate in tutti i settori.