Mega (Cgil Basilicata): "I dati sulla cronicità dei nuovi poveri in Basilicata, diffuso dalla Caritas di Matera, smentiscono la narrazione del governo regionale e nazionale. Bisogna intervenire sul lavoro e non solo sul sostegno alle fasce deboli"

 

“Anche i dati della Caritas di Matera, in linea con quelli regionali, parlano di una cronicità dei nuovi poveri in Basilicata. Nuovi perché, rispetto al passato, è povero anche chi lavora. Un dato che smentisce qualsiasi narrazione sul lavoro, tanto del governo nazionale quanto di quello regionale. Senza lavoro e senza lavoro di qualità non c’è futuro". Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega, che sottolinea come "in Basilicata bassi salari, precarietà ed elevato indice di povertà sono una bomba sociale. Bisogna intervenire subito la rotta altrimenti la nostra regione è destinata a scomparire in modo inesorabile. Bene quindi gli interventi a sostegno delle fasce più deboli messi a disposizione dal governo Bardi, ma non sono sufficienti, perché se non creiamo posti di lavoro di qualità la Basilicata sarà condannata a un inesorabile declino. Bisogna invertire la rotta adesso. Se pensiamo che la retribuzione annua lorda di un lucano è in media di 27.232 euro contro i 31.856 euro della media nazionale, con un divario di 4.624 euro (- 14,5%), registrando salari più bassi in assoluto secondo i dati Istat, è evidente che è sul lavoro che bisogna intervenire e sul welfare, del tutto assente nelle politiche nazionali e regionali e del tutto inadeguato nel dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine della Basilicata".

Matera, 15 luglio 2025