Vertenza Stellantis Melfi e indotto
Rotto il tavolo unitario regionale automotive, chi ne è stato fautore se ne assuma tutta la responsabilità
La Cgil Basilicata ritiene che quanto si sta consumando nella gestione della vertenza dell’automotive in Basilicata sia di una gravità inaudita. L’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Michele Casino, e le sigli sindacali coinvolte, si assumano la responsabilità di avere rotto il tavolo regionale unitario sull’automotive.
Vorrei ricordare che l’ultimo incontro con il ministro Urso per affrontare la vertenza Stellantis di Melfi è stato fortemente voluto e organizzato dal sottoscritto in qualità di segretario generale della Cgil Basilicata, altrimenti avremmo assistito all’ennesima passerella elettorale. In quell’occasione ringraziai l’assessore regionale Cosimo Latronico e il vicesindaco di Potenza, Michele Napoli, oltre al consigliere diplomatico del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il lucano Mario Cospito, e il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, per avere accolto la mia richiesta di attivare un tavolo unitario con tutte le sigle sindacali presenti nel settore automotive. Ritenendo la vertenza troppo importante per la Basilicata, pretesi che venissero coinvolte tutte le sigle sindacali, non solo quelle confederali, ma anche quelle di categoria, quindi Fim, Fiom, Uilm, e Fismic e Ugl. L’obiettivo era riportare la vertenza di Melfi al tavolo dell’automotive a Roma, così come il ministro si impegnò a fare.
Pertanto la sceneggiata della telefonata in vivavoce con il ministro messa in piedi con l’avvallo dell’assessore Casino, non solo non è risolutiva ma è addirittura controproducente perché va a rompere un’unità imprescindibile. Questa divisione sindacale, per di più immotivata, è inaccettabile. Il sindacato non è competizione, quella lasciamola ai partiti. Il sindacato è unità di intenti per la risoluzione dei problemi dei lavoratori e delle lavoratrici. La pantomina a cui abbiamo assistito oggi, con l’assessore Casino che chiama in vivavoce a telefono il ministro Urso, per di più in piena campagna elettorale, quando da mesi chiediamo unitariamente un incontro senza ottenerlo, è qualcosa che non solo i lavoratori, ma tutti i lucani non meritano. Casino e le sigle sindacali coinvolte si assumano la responsabilità di avere rotto il tavolo unitario Stellantis proprio in uno dei momenti più delicati della vertenza. In assenza di un confronto vero tra sindacato, Stellantis e governo nazionale e regionale, si continua a non dare risposte alla drammatica condizione occupazionale, attuale e di prospettiva, allo stabilimento di Melfi. La Cgil sa da che parte stare ed è quella di tutti i lavoratori, compresi quelli che oggi dignitosamente erano sotto la Regione a protestare e ai quali vanno ridate speranza e dignità, cosa che oggi in modo rocambolesco non è avvenuto.
Potenza, 8 marzo 2023
Segretario generale Cgil Basilicata
Fernando Mega