Tre operatori positivi al covid all'ospedale di Melfi

Affrontare con urgenza tutte le criticità relative al covid e non solo

Ci è stata segnalata la positività di alcuni operatori sanitari del Presidio di Melfi.
Tutte le problematiche che attenzioniamo da tempo, e che sono sempre cadute nel vuoto, in merito a falle sulla sicurezza in cui operano gli operatori, oggi diventano un ulteriore elemento di debolezza.
Anzitutto vorremmo puntare l’attenzione sull’utilizzo del personale OSS nel presidio Ospedaliero di Melfi, soprattutto durante il turno notturno; detto personale viene utilizzato al servizio di Ostetricia e ginecologia di detto presidio, ma spesso viene impiegato in tutto l’Ospedale, compresi i reparti ad alto rischio di trasmissione COVID. Gli Operatori socio sanitari sostano anche in Medicina Generale, dove si è verificata, tra l’altro, l’attuale positività di alcuni lavoratori.
Come Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl condividiamo la necessità di rafforzare il Presidio di Melfi ma, per farlo, riteniamo sia indispensabile mettere in essere tutto quanto necessario sul piano della massima sicurezza, che passa anche dal prevedere un numero adeguato di Oss.
Riteniamo che non servano investimenti stratosferici, in quanto siamo convinti basterebbe prevedere per il presidio di Melfi, limitatamente al personale socio sanitario, due unità di OSS, in modo da garantire i turni con un’unità fissa, adeguatamente formata per l’utilizzo in sala parto, nel Punto Nascita, e assegnare l’altra unità, fornendola di tutti i dpi e la formazione necessaria per permetterle di operare in condizioni di totale sicurezza, ai servizi esterni.
A seguito di quest’ultimo caso di positività di ben 3 operatori rilevato, crediamo si rafforzi la nostra convinzione che le unità devono essere utilizzate o solo in Medicina o solo nell’area Materno Infantile, anche per evitare che gli stessi operatori fungano da vettori per infezioni.
Ora occorre sanificare le aree di detta U.O. e provvedere immediatamente a sottoporre a tampone tutti gli operatori che hanno avuto contatti con i positivi.
Inoltre è necessario intervenire predisponendo un piano che permetta di sottoporre a screening tutto il personale dei Presidi Ospedalieri e di quello di Potenza, che oramai da mesi non sono più sottoposti a controlli per il COVID 19, all’effettuazione del tampone.
Infine facciamo presente che il rischio COVID non è affatto scongiurato e pertanto va previsto un adeguato accordo per la redistribuzione dell’indennità di cui all’art. 86 comma 6 lettera c.
Si confida in un intervento rapido e risolutivo per evitare che la situazione vada fuori controllo.

Potenza, 01/10/2020

CGIL FP CISL FP UIL FPL