Election day 26 maggio, scelta sbagliata: cittadini lucani beffati ancora una volta

Aver procrastinato la data del voto regionale al 26 maggio prossimo andando ben al di là di ogni ragionevole ipotesi è una scelta sbagliata, che mina profondamente la tenuta dei principi democratici che sorreggono il nostro assetto istituzionale.

Quando la funzione politica si allontana dal perseguimento dell’interesse generale e mette se stessa al centro della sua azione, muovendosi al di fuori ed al di là di quello che dovrebbe significare essere al servizio dei cittadini, si sceglie deliberatamente di segnare una frattura ancor più profonda tra cittadini e istituzioni .

I lucani, attraverso una strumentale interpretazione del principio dell’election day introdotto dalla legge 111/2011 , vengono espropriati dell’esercizio del diritto di voto. Così facendo viene perpetrato un vero e proprio vulnus al sistema democratico: questo significa tenere la nostra regione bloccata per mesi in una condizione di forzata prorogatio di legislatura. Un limbo troppo lungo nel quale, dimenandosi nell’ambigua distinzione tra atti consentiti e non consentiti in regime di prorogatio, si rischia di peggiorare la condizione economica e sociale di questa regione. Le tante criticità che la attraversano, dallo spopolamento alla povertà, alla crisi della sanità, rischiano di far scivolare la nostra economia in una condizione di sottosviluppo se non affrontate con tempestività e con scelte e strumenti adeguati e incardinati in una visione di sviluppo economico, sociale e culturale di questo territorio che, in verità, è stata la grande assente di questa legislatura.

Ancora una volta ad essere beffati sono i cittadini lucani, privati di un loro diritto e vittime degli effetti nefasti di scelte dettate unicamente da uno spirito di autoconservazione del potere nel quale non trovano alcuno spazio i reali bisogni delle persone.

Angelo Summa
Segretario generale Cgil Basilicata