IL LAVORO PRECARIO SBARCA ALLA SOCIETA’ ENERGETICA LUCANA

L’amministratore unico della Società energetica lucana ha deciso di assumere due lavoratori somministrati per 8 mesi, con un atto unilaterale e non necessario. Si determina in tal modo l’ingresso del “precariato” in una società partecipata pubblica.
La Società energetica lucana è una società partecipata al 100% dalla Regione Basilicata (socio unico), la cui gestione dovrebbe essere improntata al rispetto di norme e atti di indirizzo della regione, che per quanto ci risulta prevedono la garanzia del contenimento di forme di lavoro flessibile.
Non spetta a noi giudicare il merito e la legittimità degli adempimenti amministrativi in quanto trattasi di competenze in capo a organismi specifici, possiamo però legittimamente esprimere i nostri dubbi rispetto sia alla mancanza della preventiva autorizzazione da parte della giunta regionale, trattandosi pur sempre di nuove assunzioni, sia alla mancata forma di evidenza pubblica obbligatoria per le procedure di immissione di nuovo personale, a garanzia di quei principi di imparzialità, trasparenza e pubblicità sanciti dalla norma e dallo stesso regolamento interno per il reclutamento di personale.
Insomma, una gestione semplicistica per giustificare l’esigenza (quasi un obbligo a dire da parte dell’amministratore unico) di portare a termine impegni improrogabili ma che a nostro parere sono facilmente gestibili con il personale attualmente in forza, soluzione quest’ultima che comporterebbe anche un risparmio economico per la stessa società e in definitiva per la Regione Basilicata.
L’auspicio della Filctem Cgil pertanto è che l’amministratore unico della Società energetica lucana riveda la scelta dell’assunzione di personale tramite agenzie di somministrazione e scelga la valorizzazione delle risorse interne e l’utilizzo di forme di lavoro stabili e non precarie.