Quello che si sta consumando a Riace, con l’arresto del sindaco prima e il provvedimento del Viminale poi, cancella di fatto il modello Riace, un modello che ha dimostrato che accoglienza e integrazione dei migranti non solo sono possibili, ma possono rappresentare una leva di sviluppo per realtà territoriali altrimenti destinate a sparire.
La scelta del Viminale di revocare i finanziamenti e di chiudere i progetti Sprar, trasferendo i 200 migranti altrove, segna una virata forte del governo in una direzione repressiva e reazionaria, tutta e solo ideologica.
Chiediamo a tutti i sindaci, consiglieri comunali , provinciali e regionali, assessori e al vice presidente della Giunta e alle istituzioni tutte di far sentire la propria voce e di assumere ogni iniziativa utile a fermare questa deportazione.

Angelo Summa
Segretario generale Cgil Basilicata