Come FP CGIL chiediamo che vengano attivate d’urgenza le procedure previste per il riconoscimento della progressione verticale ai lavoratori dell’Ente Regione, a partire dall’aggiornamento del piano triennale delle assunzioni, considerato che il Consiglio Regionale ha espresso questa volontà approvando l’art. 3 della L.R. n. 33 del 30 dicembre 2016.

Come Funzione Pubblica CGIL, consideriamo prioritaria la valorizzazione del personale interno della Regione rispetto al trasferimento negli organici su domanda del personale comandato che, secondo l’attuale programmazione, occupa ben 14 posti nella dotazione organica e per il quali non è stata attivata la procedura prevista dall’art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001 che testualmente recita “le amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni, un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire attraverso passaggio diretto di personale di altre amministrazioni, con indicazione dei requisiti da possedere”.
Tra l’altro, a proposito di comandi, nonostante abbiamo chiesto più volte che vengano rispettate le procedure di trasparenza previste dalla normativa vigente attraverso, quanto meno, la pubblicazione di un avviso pubblico per una manifestazione di interesse al comando stesso, continuiamo a verificare che i comandi sono tutt’oggi concessi su semplice istanza dell’interessato, così come risulta dalla delibera approvata in Giunta n. 180 dello scorso 9 marzo. Non è più possibile continuare ad assistere a questa pratica del “comandare chi si vuole” per poi trasferirlo su domanda negli organici dell’Ente eludendo e violando le procedure previste dalla legge sulla mobilità nelle pubbliche amministrazioni.
Questa situazione è ancora più inaccettabile se il tutto viene consumato in sfregio ai tanti lavoratori regionali che da anni aspettano legittimamente di essere valorizzati e che si vedono scavalcati nonostante la possibilità concreta di poter accedere alla progressione verticale.
Per queste ragioni come FP CGIL chiediamo con forza che, nel rispetto degli impegni assunti e mai onorati, venga data piena applicazione a quanto previsto dall’art. 3 della L.R. n. 33/2016 mediante l’immediata modifica della programmazione triennale del piano delle assunzioni scegliendo di valorizzare e dare priorità al personale interno che da tempo aspetta di vedersi riconosciuta la progressione verticale, personale che, a differenza di chi entrerà negli organici su domanda, è già stato sottoposto ad una selezione che ne ha accertato il possesso dei requisiti e delle competenze necessarie per ricoprire il posto vacante. Soluzione, quest’ultima che presenta vantaggi anche dal punto di vista del contenimento della spesa.