Sabato 16 aprile 2016, in Basilicata, parte la raccolta di firme per la presentazione della legge d’iniziativa popolare "Carta dei diritti universali del lavoro": il nuovo statuto di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, patrimonio di dignità e libertà.

La Cgil sarà presente a Potenza dalle ore 10, in piazza Mario Pagano e nelle piazze di: Lauria Superiore (Villa Comunale 10:00 - 13:00), Lagonegro (Piazza Unità d’Italia ingresso palazzo di città 10:00 - 13:00), Rionero (Via Nazario Sauro Villa Catena 17:00 – 21:00), Senise (Rione San Pietro 10:00 - 13:00), Melfi (Viale Gabriele D’Annunzio 9:30 - 12:30), Villa D’Agri (Piazza Zecchettini 17:00 - 20:00), Lavello (Piazza Sacro Cuore 17:30 - 20:30), Venosa (Via Tangorra, 9:00 - 13:00 e ore 17:00 - 20:00). A Matera la raccolta firme prenderà il via da Sabato 23 aprile.

Con lo slogan "Dai nuova vita ai diritti!”, stampate su migliaia di volantini distribuiti nei gazebo allestiti in tutta Italia, la Cgil invita lavoratori, giovani e pensionati a sostenere la proposta di legge popolare per una nuova carta dei diritti universali del lavoro. Una sfida straordinaria: riunificare l’ormai frammentato mondo del lavoro e rendere universali i diritti, applicandoli a tutte le tipologie contrattuali, al di là del numero di dipendenti e della natura pubblica o privata del datore di lavoro”.

A sostegno della proposta di legge, anche tre quesiti referendari per la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, per tutte le aziende.

“Ancora una volta la Cgil, si fa promotrice di una rivoluzione culturale partita con la consultazione di oltre 1 milione e mezzo di lavoratori e 42.000 assemblee svolte su tutto il territorio nazionale”, spiega il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa.

“Con la “Carta” vogliamo ridefinire un nuovo diritto del lavoro, in cui le tutele siano in capo alle persone e non alla tipologia contrattuale. Perché il diritto al lavoro non si limiti ad essere una mera enunciazione, ma diventi diritto sostanziale da rendere effettivo attraverso adeguate misure nelle politiche attive. È il momento che il governo nazionale torni a mettere al centro il lavoro e il suo valore come unica ricetta possibile per uscire dalla stagnazione in cui ci troviamo. Sottoscrivere la proposta di legge sulla carta dei diritti significa offrire l’opportunità all’Italia di aprire una nuova strada politica ed economica, che sia  inclusiva e rispetti davvero i principi di dignità e libertà”.