La Giunta Regionale (con Deliberazione n° 1677 del 22/12/2015) ha revocato la D.G.R. n°712 del 29/05/2015, recante l’Accordo di collaborazione ex art. 15 della L. 241/90 e ss.mm.ii., tra il Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti e l’Università degli Studi della Basilicata per disciplinare la realizzazione del Progetto per la definizione della baseline ambientale e sociale territoriale di Tempa Rossa.

Nella suddetta deliberazione n°1677 si afferma che la DGR n°712 del 29/05/2015 necessita di una rivisitazione al fine di garantire che il “Progetto per la definizione della baseline ambientale e sociale e territoriale” possa essere elaborato e realizzato dalle migliori strutture scientifiche di eccellenza previa indagine di mercato e confronto, in considerazione delle ricadute che lo stesso ha sul territorio e dell’importanza che rivestirà sulla tutela della salute dei cittadini.

Sulla base dell'inconferente richiamo all'art. 21 quinquies della L. 241/1990 relativamente ai sopravvenuti motivi di pubblico interesse ed al mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento del provvedimento che avrebbero determinato la necessità di revocare la delibera in questione, dovremmo concludere che affidare a strutture pubbliche quali, l'Ateneo Lucano ed il CNR di Basilicata , che sono di per sè strutture scientifiche di eccellenza, non risponda al perseguimento di un pubblico interesse o, cosa ancor più grave, che tali enti abbiano perso quella connotazione di eccellenza delle loro competenze scientifiche che evidentemente era stata riconosciuta nella originaria delibera di affidamento che ora si vuol revocare.

Non comprendiamo quali siano le reali motivazioni poste a base della scelta di non avvalersi delle strutture istituzionali pubbliche regionali quali università e cnr e di optare, invece, per mettere a gara attività di tale rilevanza scientifica.

Alla luce delle motivazioni addotte nella delibera di revoca sembrerebbe, infatti, che l’Università degli Studi della Basilicata, cosi’ come gli altri Enti di Ricerca presenti in Basilicata, non siano ritenuti dalla Regione “strutture scientifiche di eccellenza”, di livello pari alle altre presenti nel resto dell’Italia e che le attività di ricerca finora condotte in Basilicata sulle base di protocolli d’intesa e convenzioni tra la Regione egli Enti di Ricerca operanti nel territorio lucano non abbiano consentito di raggiungere risultati scientifici di eccellenza ed ottenere importanti ricadute sul territorio stesso. Sembrerebbe inoltre che le scelte finora effettuate da Regione Basilicata in materia di protocolli di intesa e convenzioni con gli Enti di Ricerca, e in particolare l’Accordo di collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata (oggetto della DGR 712 revocata) non siano state fatte tenendo conto del “pubblico interesse”!

Viste le perfomance e le valutazioni degli enti di ricerca presenti in Basilicata (Univ. Basilicata, ASI, CNR, ENEA, etc.), non riconoscere un ruolo ed una funzione di supporto tecnico e scientifico di qualità al mondo della ricerca in Basilicata significherebbe rivedere tutte le politiche di sostegno alle istituzioni ed agli organi di ricerca pubblica presenti in Regione!!

Per tutte queste ragioni, nel richiedere la sospensione immediata degli effetti della revoca adottata, chiediamo un incontro urgente con codesto assessorato per discutere di tale delicata vicenda.

 

FISAC CGIL
Segreteria Regionale di Basilicata
347/5338672