Tagliamo dove serve, spendiamo dove occorre. Questo è lo slogan che apre la campagna di mobilitazione della Funzione Pubblica CGIL contro un’idea di spending review da parte del Governo tutta ancorata alla logica dei tagli orizzontali e alla mera riduzione della spesa pubblica, ancora una volta, iniqua nei confronti dei lavoratori pubblici e dannosa per i  cittadini. Come FP CGIL riteniamo che, fermo restando i livelli occupazionali, una politica seria di revisione della spesa pubblica dovrebbe puntare principalmente a tagliare i veri sprechi  per reinvestire i risparmi nel miglioramento dei servizi ai cittadini, nell’ampliamento dei sistemi di welfare e nella garanzia dei diritti di cittadinanza e del lavoro. E’ necessario che in questo processo di revisione si consideri il lavoro pubblico come la vera risorsa su cui investire. I lavoratori pubblici hanno già subito quattro manovre che hanno portato nel tempo al blocco dei rinnovi contrattuali, dei turn over e alla riduzione del salario accessorio senza che questi tagli lineari abbiamo portato fino ad oggi a nessun vero risultato.Continuare a tagliare indiscriminatamente il sistema pubblico significherebbe soltanto scardinare le fondamenta dell’intero sistema dei servizi pubblici e privare i cittadini dei diritti costituzionalmente garantiti o, peggio, spingerli sempre di più verso il mercato privato aumentando così le disuguaglianze.Molti comparti nel pubblico sono orami ridotti ai minimi termini se consideriamo i pesanti tagli che hanno subito in questi anni. Il punto non è spendere meno, ma spendere meglio.  Ancora più irresponsabile sarebbe continuare a tagliare risorse al sistema sanitario nazionale dove gli attuali 106 miliardi di spesa sanitaria, già fortemente ridotti, rispetto al passato, non sono  più comprimibili a meno che non si voglia manomettere irreparabilmente il diritto alla salute in questo Paese. L’aumento dei ticket a compensazione della riduzione dei trasferimenti sono la dimostrazione di come la riduzione dello spazio pubblico si traduce in disagio sociale soprattutto per le fasce più deboli.   In questi giorni, la Funzione Pubblica CGIL presenterà al Governo una proposta di spending review, una piattaforma articolata sulla revisione della spesa, dove alla revisione e riorganizzazione della spesa pubblica si coniugano obiettivi reali di sviluppo e crescita, di tutela del lavoro,  dei diritti, delle condizioni materiali e di vita delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e dei servizi pubblici.