"L'annuncio di Marchionne sul probabile rinvio di nuovi modelli, a partire da Melfi, pone sempre piu l'esigenza che si apra subito una comune vertenza, sindacati, imprese dell'indotto, istituzioni e comunità locali, per saper individuare e costruire un futuro industriale a medio termine  per lo stabilimento Sata e per l'intera area industriale di Melfi. Mobilita' sostenibile, produzione di auto a basso impatto ambientale (partendo dalle tecnologie a metano e GPL già presenti a Melfi), sostegno alla maggior differenziazione e specializzazione delle imprese dell'indotto (partendo magari dai nuovi materiali), aumento delle competenze e professionalità dei lavoratori: questi i temi veri che dovrebbero essere al centro di una strategia comune che spinga la stessa Fiat a chiarire una volta per tutte se e come intende rimanere in Italia e in Basilicata". Come CGIL ci dichiariamo disponibili da subito ad ogni iniziativa che, da qualunque parte provenga, assuma questi punti come centrali". Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Generale della CGIL Basilicata.