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Si è tenuto oggi, presso il park hotel di Potenza, il nono congresso regionale dello SPI Cgil Basilicata, in cui è stato eletto, a larghissima maggioranza, il nuovo Segretario Regionale: Nicola Allegretti.

I lavori della giornata si sono aperti con la relazione di Bruno Raccio, Segretario Generale uscente, che ha fatto il punto ed ha avviato un interessante dibattito su merito, modi e tempi dell’azione sindacale sul territorio.

In particolare si è fatto riferimento alla riorganizzazione delle leghe nei due territori, realizzata negli ultimi mesi, che ha reso le sue strutture più idonee per qualificare ed estendere il protagonismo della categoria e rispondere all’esigenza non più rinviabile di dare forza e gambe alla contrattazione territoriale.

È stato poi chiesto, a più voci, alla Regione Basilicata di passare dalla cultura dell’emergenza alla cultura della programmazione, rispondendo alle emergenze con proposte concrete. La Cgil ne ha individuate 10 nei giorni scorsi, che mirano a creare lavoro e sostegno per le fasce sociali più deboli, programmando, attraverso l’uso efficace ed efficiente di tutte le risorse disponibili dalle royalties ai fondi comunitari, dalle entrate fiscali ai trasferimenti nazionali, un’idea di sviluppo economico – sociale per la nostra regione che abbia come tratto distintivo un’idea di welfare inclusivo.

Investire in servizi sociali e sanitari per gli anziani è una scelta cui la Regione non può più sottrarsi e questi sono investimenti che creano immediatamente posti di lavoro e rilanciano l’economia regionale. Un piano per creare lavoro attraverso il lavoro, quindi, come propongono lo Spi e la CGIL.

Poi è stato fatto un focus sulle battaglie vinte, in primis quella che ha portato all’eliminazione del ticket per le prestazioni specialistiche e rimodulato il ticket su ricetta per la farmaceutica in base al reddito familiare, ma soprattutto sono state tracciate le linee di azione per il futuro:

  • la programmazione dei Fondi europei 2014 – 2020 dovrà rappresentare per la CGIL e per lo SPI un’occasione da non perdere per indirizzare risorse cospicue per l’inclusione e le politiche sociali e bisogna che da subito ci si attivi in tale direzione, anche per le ricadute che si avranno sugli enti territoriali e sui servizi che gli stessi saranno in grado di offrire ai cittadini;
  • contrattazione sociale finalizzata a garantire forme di sostegno al reddito , servizi sociali e sanitari, politiche per la non autosufficienza, dei trasporti locali e della casa che tutelino gli anziani;
  • contrattazione territoriale efficace, a partire dalla costituzione di eventuali osservatori a finire alla formazione indispensabile degli operatori e dirigenti sindacali di categoria;
  • riforma della legge Fornero è necessaria per garantire un accesso alla pensione con requisiti contributivi e di età meno gravosi e flessibili.