Morto operaio dell'azienda di Tito Scalo

Esposito (Cgil Potenza): "Oggi una giornata di dolore. Di fronte a questa continua strage non si può tacere. Chiediamo con forza che la sicurezza sul lavoro torni ad essere la priorità del governo nazionale e regionale"

"Piangiamo oggi l'ennesima vittima sul lavoro in Basilicata. Non ce l'ha fatta l'operaio rimasto gravemente ferito nell'incidente nell'azienda metalmeccanica di Tito Scalo lo scorso 9 giugno dopo essere rimasto schiacciato da una pressa. Nell'attendere che la magistratura faccia il suo corso, ci stringiamo al dolore della famiglia. Ferdinando Roma aveva solo 35 anni. Lascia una moglie e due figli piccoli. Come Cgil non ci fermeremo dinanzi a questa continua strage senza fine. Per Ferdinando e per tutte le vittime lucane e del Paese. L'Italia ha una media di tre morti al giorno sul lavoro e la Basilicata a oggi risultato la regione con l'incidenza più alta. Tutto ciò è inaccettabile. Torniamo a chiedere chiediamo con forza che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vengano messi al centro delle azioni di questo governo e delle imprese. Serve un nuovo modello di impresa sostenibile, da un punto di vista ambientale e sociale. La sicurezza e la salute non possono essere considerati dei costi. Occorrono regole più precise e maggiore responsabilità d’impresa. Per questo diciamo basta ai subappalti a cascata che deresponsabilizzano i datori di lavoro a partire dalla sicurezza, scaricando tutti i rischi sui lavoratori. È urgente eliminare la norma che consente il sub appalto a cascata, ripristinare la parità di trattamento economico lungo la filiera degli appalti, rafforzare i controlli ispettivi, favorire un piano di assunzione negli enti preposti ai controlli e una patente a punti che faccia la selezione e qualifichi le aziende virtuose da quelle che non rispettano le misure di sicurezza. In Basilicata è poi urgente rendere attivo l’Osservatorio regionale sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito.

Potenza, 15 giugno 2025