Mega (Cgil Basilicata), De Nicola (Cgil Potenza): "Inaccettabile la decisione di Total di fermare il progetto droni a Stigliano. La Regione apra un tavolo con il governo nazionale: bisogna fermare con urgenza questo disegno di depredazione della nostra regione"
"È inaccettabile il comportamento assunto da Total, che ha comunicato oggi all'incontro con i sindacati e l'assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata che il progetto industriale “Droni”, che prevedeva la realizzazione di un nuovo impianto produttivo a Stigliano, con entrata in funzione nei primi mesi del 2026, non si farà. Un tassello strategico per la creazione di una nuova filiera industriale in Basilicata in vista di un futuro di uscita dalla dipendenza dal petrolio, con un impatto positivo sull’occupazione e sulla formazione di nuove competenze. L'ennesimo smacco verso la Basilicata, già depredata dalle multinazionali che continuano a dettare leggi laddove lo Stato è completamente assente". Lo denunciano il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega e il segretario della Cgil di Potenza, Emanuele De Nicola, che hanno partecipato all'incontro di oggi a Potenza. "L'ennesima conferma - continuano - di quanto come Cgil denunciamo da tempo rispetto ai ritardi dei progetti no oil e della riconversione industriale verso la transizione energetica. È inaccettabile anche il ruolo del governo centrale, che continua a non tenere conto del contributo energetico dell'8% che la Basilicata dà al paese, ottenendo in cambio solo una depredazione del territorio. Purtroppo la desertificazione industriale della nostra regione prosegue, prefigurando uno scenario che dobbiamo assolutamente scongiurare. Dopo Stellantis, non possiamo perdere un altro importante sito produttivo per l'economia lucana, al netto della non più prorogabile attuazione degli interventi a favore di un futuro industriale sostenibile. Si tratta di rendere concreti gli impegni assunti da Eni e Total per le compensazioni ambientali in termini di utilizzo delle royalties e delle tecnologie più innovative per realizzare per tempo la transizione energetica da qui ai prossimi quindici anni. Il tutto salvaguardando l’occupazione e l’intero tessuto economico e sociale non solo delle aree interessate ma di tutta la Basilicata.
Le scelte vanno fatte ora. Chiediamo -concludono Mega e De Nicola - che la Regione Basilicata apra con urgenza un tavolo con il governo nazionale affinché fermi questo scellerato disegno di depredazione della Basilicata, in difesa del territorio e dell'occupazione.
Total rispetti il patto di sito che ha concesso alla multinazionale di estrarre in Basilicata e che prevede progetti no oil per la transizione e l'occupazione. Come Cgil non staremo a guardare".
Potenza, 8 maggio 2025