Assemblea regionale delle donne della Cgil Basilicata
“Rivolta: la voce delle donne”
Giovedì 8 maggio – ore 9:30 – Palazzo della Cultura – Potenza
Anna Russelli (Cgil Basilicata): “La condizione della donna in Basilicata continua ad essere critica. L’ultima conferma arriva oggi dal rapporto Save the children che pone la nostra regione all’ultimo posto per la conciliazione tra l’essere madre e lavoro. Bonus e misure occasionali non sono sufficienti”
Si terrà giovedì 8 maggio, alle 9:30, nel Palazzo della Cultura di Potenza, l’assemblea regionale delle donne della Cgil Basilicata dal titolo “Rivolta: la voce delle donne”: un momento di confronto e partecipazione in vista del referendum dell’8 e del 9 giugno su lavoro e cittadinanza. A partire dalla condizione delle donne nel Mezzogiorno e in Basilicata, la discussione sarà incentrata sulla partecipazione femminile al voto e alla vita politica e sociale.
Aprirà i lavori Silvia Bubbico, segretaria della Cgil di Potenza. Dopo la relazione introduttiva di Anna Russelli, segretaria della Cgil Basilicata, interverranno Anna Rita Rosa, Rsu Fiom Cgil e componente della Commissione regionale parti opportunità; Chiara Saponaro, dottoranda in “gender studies” all’Università di Bari; Cristina Fiore, Rsa Filcams Cgil; Giovanna Galeone, segretaria Spi Cgil Basilicata; Teresa D’Onofrio, segretaria Rete degli studenti medi di Basilicata. Coordina Giulia Adduce, segretaria Cgil Matera. Concluderà Laura Ghiglione, segretaria nazionale Cgil. Il dibattito sarà aperto a partiti e associazioni.
“La condizione delle donne in Basilicata continua ad essere di forte criticità – spiega Anna Russelli, segretaria Cgil Basilicata – dove continuano a essere più istruite degli uomini ma più povere e precarie, in un mercato del lavoro che in generale penalizza soprattutto i giovani. Lo dicono i dati Istat, lo conferma il rapporto del centro studi Ires Cgil Basilicata e in ultimo il rapporto diffuso oggi da Save the Children sulle “madri equilibriste”, dove la Basilicata è all’ultimo posto secondo i vari indicatori che definiscono una regione “amica delle madri” che incontrano difficoltà nel combinare maternità e lavoro. Sono diversi i motivi alla base di questa situazione, dal persistere di una resistenza culturale all’assunzione di donne, spesso di alto livello educativo, da parte di piccole imprese familiari e padronali a discendenza maschile nel sistema di governance aziendale, alla isteresi del mercato del lavoro, evidentemente a causa di politiche attive non particolarmente efficaci che generano un tasso di disoccupazione di lungo periodo. La cronica carenza di asili nido continua a rappresentare uno dei principali ostacoli alla piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro, spesso costrette a ridurre l’orario di lavoro o ad abbandonare l’occupazione. La Basilicata è terza per i ritardi del Pnrr nei progetti convalidati nei Piani asili nido e scuole per l’infanzia. Secondo gli obiettivi, i posti disponibili per servizi educativi e di assistenza alla prima infanzia (da zero a sei anni) in Italia dovrebbero aumentare di almeno 150.480, di cui in Basilicata 1.396 per gli asili nido e 920 per la scuola dell’infanzia. Ma nella nostra regione, allo stato attuale, nel primo caso non risulta attivato ancora alcun posto, mentre nel secondo ne risultano solo due, con solo il 22,4% di posti disponibili totali tra il 2022 e il 2023. Un’offerta assolutamente insufficiente rispetto al potenziale bacino di utenza, ben al di sotto di quel 33% che l’Europa si era data come obiettivo da raggiungere entro il 2010 (e che l’Italia ha indicato come livello minimo da garantire entro il 2027) e molto lontana dal nuovo obiettivo europeo del 45% da raggiungere entro il 2030. A quindici mesi dalla scadenza rischiamo dunque di perdere i finanziamenti e di lasciare immutato il forte gap territoriale.
È evidente – conclude Russelli - che non saranno bonus e misure occasionali a risolvere le problematiche. Anche per questo è fondamentale sostenere i referendum sul lavoro promossi dalla Cgil, affinché si possa migliorare questa condizione e garantire maggiore equità e stabilità nel mercato del lavoro, riducendo le discriminazioni nei contratti e nelle carriere delle donne. Le donne intendono essere protagoniste del cambiamento sostenendo con forza i referendum sul lavoro e sulla cittadinanza. Per vincere questa sfida e raggiungere il quorum serve però un maggiore protagonismo. Di tutto ciò discuteremo all’assemblea generale delle donne della Cgil Basilicata, uno spazi di confronto laddove a livello regionale negli ultimi anni si sono ridotti i momenti di condivisione sulle politiche attive del lavoro, tanto che lo stesso Osservatorio regionale del mercato del lavoro è nei fatti rimasto sulla carta".
Potenza, 6 maggio 2025