Ex Blutec di Tito, inizia una nuova fase

Tutte le lavoratrici e i lavoratori sono stati trasferiti alla MA di Melfi garantendo continuità lavorativa e diritti

Calamita: “Dopo anni di precarietà occupazionale, salariale e di sicurezza si mette la parola fine ad una lunga vertenza segnata da diverse azioni sindacali e di lotta”

 

“Ieri finalmente la vertenza dei lavoratori della ex Blutec di Tito ha visto un epilogo importante e sperato da tutti i lavoratori e dalla Fiom Cgil che, unitamente alle altre sigle sindacali, si è battuta affinché i lavoratori avessero continuità lavorativa e diritti. I 27 lavoratori sono stati tutti assunti dall’azienda MA dell’indotto di Melfi, garantendo futuro occupazionale, salario certo e soprattutto dignità”. Lo comunica la segretaria Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita.
“I lavoratori – continua Calamita - già dai tempi della società Blutec e dopo il passaggio ad Ingegneria Italia hanno vissuto momenti di incertezza occupazionale. Nonostante le molteplici richieste della Rsu e dei sindacati regionali, mai si è riusciti ad avere piani industriali certi. Anche gli stipendi e i diversi istituti contrattuali non venivano riconosciuti e spesso solo dopo le azioni di lotta si riusciva ad avere una parte del salario.

L’azienda aveva abbandonato in tutti i sensi i lavoratori – prosegue Calamita -. Lo stabilimento era diventato fatiscente e anche sul tema della sicurezza non arrivavano più risposte dalla direzione, ex Blutec e poi Ingegneria Italia. Molte volte nello stabilimento non arrivava la corrente perché in mora con i fornitori di energia e i lavoratori rimanevano al buio per giorni”.

La vertenza assunse carattere nazionale a seguito del sequestro e degli arresti dei dirigenti e dei proprietari il 12 marzo 2019. Il tribunale di Termini Imerese affidò la gestione in regime di amministra- zione giudiziaria ai commissari ordinari e poi in amministrazione straordinaria. I sindacati nazionali e territoriali richiesero al Mise un tavolo permanente dedicato a tutto il gruppo Blutec, compresa Inge- gneria Italia di Atessa e di Tito (ex Blutec), al fine di mettere in sicurezza i livelli occupazionali di tutti i siti del gruppo.

“La vertenza oggi si è conclusa positivamente – spiega Calamita - con la cessione del ramo d’azienda da Ingegneria Italia alla MA Melfi su iniziativa dei commissari straordinari, con il trasferimento dell’intero organico lavorativo (27 lavoratori), con decorrenza odierna, senza soluzione di continuità.

La determinazione della Fiom Cgil nazionale, regionale e della Rsu di stabilimento, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali e congiuntamente all’importante lavoro dei commissari, ha fatto sì che si determinasse oggi un importante accordo che ha finalmente garantito la continuità lavorativa a tutti i lavoratori coinvolti in una brutta storia, epilogo di una gestione imprenditoriale irresponsabile e scellerata che ha prodotto una crisi aziendale irreversibile, trascinando tutti i lavoratori a vivere condizioni indegne.

La Fiom Cgil non ha mai abbandonando i lavoratori – conclude Calamita - e continuerà sempre sostenerli mettendo in campo tutte le proprie forze e azioni necessarie affinché ci sia la garanzia del mantenimento occupa-zionale, soprattutto in una fase delicata come quella che stanno vivendo tutte le lavoratrici e lavoratori del settore dell’automotive.

La Fiom Cgil ritiene fondamentale che la transizione ecologica e tecnologica del settore dovrà essere un tema importante da inserire nell’ agenda della politica del nostro paese per garantire il mantenimento industriale, produttivo e occupazionale nel nostro paese”.

Potenza, 14 gennaio 2022