“I dipendenti regionali sono in stato di agitazione il sindacato apre una vertenza permanente.
Denuncia di gravi inadempienze nella gestione del personale e richiesta di sanzioni a carico dei responsabili.”

Sul versante della gestione del personale alla Regione Basilicata si stanno consumando reiterate negazioni di diritti e la disorganizzazione è all’estremo.
Da mesi, il sindacato sollecita il pagamento della produttività 2019 e l’avvio delle procedure per le progressioni economiche 2020, ma sinora gli impegni presi dalla Delegazione di parte pubblica sono stati sempre disattesi e per questo motivo le responsabilità dirigenziali vanno immediatamente sanzionate.
La stessa Giunta Regionale non è esente da responsabilità grave per il mancato avvio del processo di riorganizzazione dei servizi regionali, compresa l’assegnazione delle posizioni organizzative.
Le responsabilità sono dunque diffuse, a livello politico e dirigenziale, ed i dipendenti regionali nonché i cittadini non possono pagare prezzi altissimi per tali reiterate inadempienze.
Per questi motivi CGIL, CISL e UIL proclamano lo stato di agitazione e chiedono l’immediato pagamento della produttività 2019, le selezioni per le progressioni orizzontali 2020, le selezioni per le progressioni verticali con riserva del 50%, le stabilizzazioni dei precari laureati e diplomati in possesso dei requisiti di legge, nonché l’attribuzione delle posizioni organizzative.
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL aprono dunque una vertenza permanente con la Regione Basilicata e la manterranno fino a quando non saranno adottati tutti i provvedimenti che eliminano tutte le inadempienze sopra denunciate.

 

Potenza, 12 luglio 2021

 

Le Segreterie Regionali e le componenti RSU
FP CGIL CISL FP UIL FPL