La FLC CGIL di Basilicata esprime grande soddisfazione per i risultati delle elezioni nei settori della conoscenza che ne attestano la dimensione  di primo sindacato nella Scuola, Università e Ricerca e che testimoniano una storica vittoria.

Non si tratta di un risultato dovuto al caso. Si tratta piuttosto del frutto di un intenso impegno sindacale e di un rapporto sempre più stretto del sindacato con tutto il settore della conoscenza. Un impegno che i lavoratori hanno premiato riconoscendo l'efficacia dell'azione sindacale della Cgil che si propone anche come una difesa del servizio pubblico offerto dagli stessi lavoratori nelle Istituzioni Pubbliche.

La soddisfazione è grande e meritata perché siamo di fronte a un risultato che dà ragione alle battaglie che in questi anni abbiamo messo in campo per difendere il valore costituzionale della conoscenza  e  che carica il nostro sindacato di un'ulteriore responsabilità. Responsabilità che siamo orgogliosi di assumere di fronte a alle lavoratrici e ai lavoratori che ci hanno accordato il loro consenso.

Sono stati anni molto duri, durante i quali la Flc Cgil si è trovata molto spesso di fronte a scelte difficili e a lotte condotte a volte solitariamente che, comunque, hanno dato i loro frutti, ottenendo  e mantenendo  la fiducia dei lavoratori e restituendo ancor più forza alle nostre rivendicazioni e proposte. Continueremo a seguire questa strada.

L’elezione delle RSU ha costituito un momento di alta DEMOCRAZIA che ha coinvolto oltre un milione di operatori della scuola pubblica, università, ricerca e conservatori che, a suffragio universale, hanno eletto i propri rappresentanti sindacali.

Nella Regione Basilicata l’affluenza alle urne è stata elevata:

 

  •  nella scuola pari all’86,75 % di circa 12.584 docenti e personale ATA;
  • nell’università pari all’89,01 % dei 282 delle unità di personale tecnico – amministrativo;
  • nella ricerca pari al 84,4 % di 250 ricercatori, tecnologi e amministrativi;
  • nel conservatorio pari al 79,56 % di 181 docenti, amministrativi e coadiutori.
  • per un totale pari all’88,65 % dei 13.297 lavoratori della conoscenza.


La FLC CGIL di Basilicata nei diversi settori della conoscenza ha ottenuto risultati eccezionali:

1. Settore Scuola Pubblica: con 3905 voti ha ottenuto il 36,39 % (+ 4,12 % rispetto al 2006) attestandosi come primo sindacato della scuola della Regione Basilicata e distanziando di gran lunga gli altri sindacati: SNASL 30,02 %; CISL Scuola 18,36%; UIL Scuola 8,43 %; GILDA 4,45 %; COBAS 1,05 %; altri 1,5%;

2. Settore Università: con 68 voti ha ottenuto il 28,69 % attestandosi come primo sindacato nell’Ateneo Lucano (CISL UNIVERSITA’ 17,72 %; UIL RUA 27,85 %; CONFASL – CISAPUNI: 18,57 %; CSA – CISAL: 7,17 %);

3. Settore Ricerca: con 61 voti ha ottenuto il 29,9 % attestandosi come primo sindacato nel Centro Trisaia di Rotondella ed al CNR di Tito Scalo (CISL: 23,04 %; UIL : 22,06 %; USB: 15,02 %; ANPRI: 4,9 %),

4. Settore Afam: con 30 voti ha ottenuto il 21,28 % attestandosi al terzo posto (CISL: 26,24 %; UIL : 24,82 %; UNAMS 11,35 %).

La grande partecipazione al voto conferma l’importanza strategica che riveste la RSU come organismo di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori e premia con grande successo chi, come la FLC CGIL, ha fatto della ricerca di soluzioni concrete ai problemi dei lavoratori, l’asse della propria iniziativa sindacale.

E ’ con viva soddisfazione e non senza un pizzico di orgoglio, che possiamo affermare che la nostra politica sindacale espressa in questi anni di attacco ai settori alla scuola pubblica, all’università, alla ricerca ed alle accademie e conservatori è stata ampiamente recepita e premiata con il sostegno e lo spirito solidale di tanti lavoratori della scuola.

I lavoratori della conoscenza hanno premiato la CGIL che coerentemente si è opposta all’accanimento vessatorio nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego e non chi invece ha firmato ACCORDI SEPARATI condividendo:

gli interventi che hanno messo in ginocchio la scuola, l’università, la ricerca e l’Afam attraverso i tagli delle risorse, la riduzione dell’organizzazione democratica e che ipotizzano la trasformazione degli Atenei in fondazioni private;

  • il blocco dei contratti e degli avanzamenti stipendiali fino al 2013 già fortemente penalizzati dal mancato adeguamento degli stessi al costo della vita;
  • l’adozione del codice disciplinare Brunetta che risponde alla filosofia punitiva nei confronti dei lavoratori pubblici.


L’eccezionale affermazione sprona la Flc Cgil ad andare avanti con maggiore convinzione e costituisce una sfida a rinnovare il proprio impegno per rilanciare il ruolo delle RSU e per costruire un’iniziativa capace di rispondere con efficacia ed efficienza ai molti problemi aperti. Si tratta di un impegno a continuare a contrastare:
  • il blocco del contratto nazionale, il blocco dei fondi per il salario accessorio, la cancellazione delle progressioni verticali e quindi del riconoscimento e della valorizzazione della professionalità dei pubblici dipendenti, lo stravolgimento della norma che regolava il part-time.


 

Si tratta, infine, di restituire voce ai lavoratori, di continuare a tutelarne i diritti attraverso l’individuazione di proposte concrete, riaffermando la forza ed il valore del sistema di rappresentanza sindacale.