“Il viaggio. Il treno in una macchina da presa che racconta film della vita”

Grande partecipazione di nonni e bambini in viaggio in littorina
da Potenza ad Avigliano tra racconti, favole e storie affascinanti

 

Il viaggio che si fa racconto. Grande partecipazione di nonni e i bambini della città di Potenza all’iniziativa promossa dalla Lega Spi Cgil di Potenza Poggio Tre Galli dal titolo “Il viaggio. Il treno in una macchina da presa che racconta film della vita”, vincitrice del contest lanciato da La Nave sul Cocuzzo, progetto dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani finanziato dal bando Povertà educativa promosso dal ministero dell’Istruzione per realizzare attività didattiche educative, “innovative ed esemplari”, utili a seguito dell’emergenza Covid.

In littorina, nonni e nipoti sono andati alla volta di Avigliano, ascoltando racconti, filastrocche e favole sui viaggi e sui treni. Partenza prevista alle 9:15 dalla stazione di Potenza inferiore con arrivo alle 9:47 ad Avigliano, dove i viaggiatori sono stati accolti con un breve spettacolo teatrale che ha avuto come protagonista un migrante lucano degli anni ’50. Nella sala d’aspetto delle Fal, proiezione di un breve filmato sui treni e successivamente, nella villa comunale, mostra di piccoli oggetti legati al mondo delle ferrovie, ancora tra racconti e storie affascinanti.

Durante il viaggio i bambini sono stati dotati di macchine fotografiche e hanno annotato pensieri che costituiranno il materiale della mostra fotografica in esposizione sabato 11 settembre a Potenza, in piazza Don Bosco, in occasione della nona edizione delle Giornate del Lavoro della Cgil Basilicata.

Il treno, come una macchina da presa, consente di viaggiare tracciando percorsi diversi, reali o immaginari. Il cumulo delle attività umane si riversa in pochi metri quadri mentre i pensieri scorrono e immaginano storie i cui personaggi sono tutti lì, davanti ai nostri occhi. E poi c’è il mondo che scorre oltre il finestrino; immagini che si susseguono e si fissano nei nostri occhi per un solo attimo e, immediatamente, rimandano ad altre in una sorta di staffetta che ci consegna un film sempre diverso. Nessun mezzo, come il treno, ci dona il viaggio in maniera più variegata e profonda e, se leghiamo le nostre esperienze di viaggio ai vari periodi della nostra vita o ascoltiamo i racconti di chi ha vissuto “film” prima di noi, o, ancora, immaginiamo i “film che potranno essere realizzati in futuro”, è automatico collegare le esperienze umane ai caratteri sociali che si evolvono e, contemporaneamente, alla evoluzione tecnologica.

Lo scopo dell’iniziativa non è quello di contrapporre l’aspetto romantico del passato a quello razionale di oggi, ma di mostrare come, al di là dei mutamenti, la “sceneggiatura del film” è sempre la stessa anche se i personaggi hanno diversi costumi e il paesaggio ha aggiunto nuovi elementi.

Potenza, 8 settembre 2021