Si è svolto oggi l'incontro tra l'Assessore alle Attività Produttive, i rappresentanti di Confindustria, Alleanza delle Cooperative, mondo dell'artigianato , delle piccole imprese,Confapi ed i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, Genovesi, Falotico e Vaccaro. Oggetto dell'incontro la definizione del credito di imposta per gli investimenti.

“Come Sindacato abbiamo da sempre chiesto che il credito di imposta per gli investimenti, per un totale di 10 milioni di euro e dedicato principalmente alle piccole e medie imprese, potesse favorire non solo un alleggerimento dei costi per le imprese ma anche e soprattutto orientare una crescita in termini di innovazione, dal piccolo laboratorio artigianale alla media impresa industriale, dal settore cooperativo a quello turistico-alberghiero”. Così dichiarano in una nota i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Basilicata.

“Con nostra soddisfazione , si è raggiunta una positiva intesa che finalizza le agevolazioni   ad investimenti che producano innovazioni di processo, prodotto e servizi, innovazioni organizzative tramite l'utilizzo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (impianti e attrezzature per reti internet, sistemi hardware e software, sistemi di e-sicurity, ecc.), investimenti su eco-innovazioni (apparecchiature anti inquinamento, risparmio energetico, ecc) e per la sicurezza (conversione e modifica degli impianti più inquinanti, attrezzature e macchinari per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro, ecc.)”.

“Ora il positivo lavoro della parti sociali e dell'Assessorato alle Attività Produttive, deve vederci tutti impegnati affinché si stipuli presto la convenzione con l'Agenzia delle Entrate e si pubblicizzino al meglio i bandi successivi, per partire il prima possibile. Il credito di imposta per gli investimenti -10 milioni- si deve infatti saldare con il nuovo credito di imposta sulle assunzioni - 4 milioni- (che agevolerà anche le nuove assunzioni di soggetti svantaggiati fino a maggio 2013). Occorre cioè facilitare tutto ciò che porta aumento di qualità, occupazione stabile, investimenti orientati, in un circuito virtuoso che faciliti oggi di “resistere alla crisi” e predisponga il sistema produttivo alla eventuale ripresa”.