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“Il prossimo 17 febbraio si riunirà il Tavolo della Trasparenza, più volte sollecitato dal sindacato come previsto dal Contratto di Settore siglato poco più di un anno fa”. Così informa in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Generale della Cgil Basilicata.

“Con soddisfazione abbiamo appreso, negli incontri preparatori in vista de 17, che - dopo gli impegni assunti e portati avanti dalle forze sociali (costituzione dell'associazione per la salute e sicurezza, costituzione dei tavoli triangolari per la gestione delle clausole sociali) - anche la Regione si sta predisponendo ad assolvere ai diversi obblighi previsti dalla stessa intesa. Presso la ex scuola rurale in prossimità del Centro Oli sarà a giorni operativa la postazione permanente del 118, specificatamente attrezzata, così come è stato completato il percorso di formazione per gli operatori di pronto soccorso presso l'Ospedale di Villa d'Agri, ove sono conservati una parte dei kit anti intossicazione. La Regione si è anche impegnata ad adempiere ai trasferimenti economici necessari per procedere all'avvio dei corsi di formazione per gli RLST e per le diverse attività dell'Osservatorio Paritetico sulla Salute e Sicurezza. Da affrontare rimane il contributo che il presidio dei Vigili del Fuoco della Val d'Agri può dare per una maggiore sicurezza e tranquillità di lavoratori e cittadini della zona e su questo siamo interessati di ascoltare le proposte che verranno dalle autorità competenti. Così come, registrata la disponibilità della Regione a procedere agli interventi di formazione per i lavoratori già impiegati per l'indotto così come per i disoccupati della zona, chiediamo che l'ENI faccia la propria parte dicendoci chiaramente di quale figure professionali ha bisogno per le proprie attività così come quelle per l'indotto, per procedere ad una formazione mirata e togliere ogni alibi alle imprese che, troppe volte, con la scusa di assenza di professionalità formate in loco, hanno fatto lavorare decine di operai provenienti da fuori regione”.

 

“Inoltre chiederemo all'ENI di definire nel dettaglio una procedura più efficace e trasparente per la gestione dei cambi di appalto, avendo dovuto – per troppe volte – sostituirci noi come sindacato ai suoi doveri di informazione rispetto tanto alle imprese uscenti che entranti, soprattutto in termini di elenco delle attività oggetto di cambio di appalto ed l'elenco completo dei lavoratori con relativa anzianità, livelli, mansioni”.

 

“Soprattutto, dopo il recente sciopero proclamato contro il tentativo di modificare l'organizzazione del lavoro con impatti negativi in termini di sicurezza e occupazione (e fortunatamente rientrato), come sindacato porremo con forza ad Eni, alla Regione e alle associazioni datoriali tutte la necessità che si apra un confronto sulla piattaforma che unitariamente come Cgil, Cisl e Uil, abbiamo avanzato per chiedere la stabilizzazione dei lavoratori precari, nuove assunzioni, equiparazione dei diritti e dei trattamenti economici, maggiore attenzione alla salute e sicurezza. Su questo sfidiamo positivamente l'Eni in qualità di committente e le associazioni di impresa tutte (Confindustria, Rete Impresa Italia, Alleanza delle Cooperative), certi di poter contare sul sostegno delle istituzioni, della Regione e dei sindacai della zona”.