Magazzini ex Auchan San Nicola di Melfi
Dichiarato lo sciopero di flessibilità

Si complica la vertenza magazzino ex Auchan di San Nicola di Melfi che vede impiegati 126 lavoratori che rischiano di restare a casa a partire dal 1 novembre 2020.

La vicenda segue direttamente l'acquisizione da parte di Conad della rete di vendita Auchan, ma che non garantisce la continuità lavorativa anche della logistica. Nel cronoprogramma di acquisizione si è intromesso prima il Covid, che ha acuito la crisi di perdite della società e poi l'antitrust, obbligando la Conad a non rilevare tutta la rete di Auchan.

In questa logica, in un tavolo tenuto all'assessorato alle Attività produttive alla presenza dell’assessore regionale Franco Cupparo, Conad ha paventato la possibilità di ridimensionare il sito produttivo o addirittura di chiudere in quanto, rilevando solo il 60% dei negozi Auchan, il resto andrebbe ad altri operatori con proprie filiere logistiche.

Ne consegue che nel calo generalizzato di volumi a farne le spese sono proprio i lavoratori di San Nicola di Melfi, i quali verrebbero obbligati a trasferirsi in altre unità produttive del nord Italia, preludio a una probabile chiusura.

Per questo la Filt Cgil, unitamente alla Uil, sta mettendo in atto azioni forti contro l'atteggiamento unilaterale del consorzio Cisa che in questi giorni sta contattando direttamente i lavoratori in una logica di disintermediazione inaccettabile in un sito produttivo sindacalizzato quasi al 100%.

Per questo, confermando lo stato di agitazione, come Filt Cgil, insieme alla Uil, dichiariamo ad horas lo sciopero delle flessibilità (i lavoratori svolgeranno solo le ore ordinarie previste da contratto, scioperando da trasferte, reperibilità e straordinari) e diffidiamo l'azienda ad intraprendere azioni unilaterali senza l'avvallo e il confronto con il sindacato.

Potenza, 6/8/2020

 

Luigi Ditella
segretario generale Filt-CGIL Basilicata