“È inaccettabile che per la risoluzione di una questione aperta sul tema della sicurezza dei braccianti stranieri sul territorio lucano, si debba attendere il verificarsi dell’ennesima tragedia con la perdita di una vita umana” è il commento di Angelo Summa, Segretario Generale Cgil Basilicata, sulla tragica morte di una bracciante nigeriana avvenuta questa mattina all’alba nelle campagne del metapontino.

“La Cgil Matera” continua Eustachio Nicoletti, Segretario generale Cgil Matera “aveva già sollecitato l’intervento tempestivo delle autorità competenti, per consentite ai braccianti operati nel metapontino di poter lavorare in sicurezza. Dalle visite che i rappresentanti delle categorie avevano fatto, anche nella struttura della Felandina, erano state rilevate condizioni estremamente critiche, sia sul piano sanitario sia su quello della sicurezza sul lavoro”.

“Purtroppo la nostra denuncia” fanno eco Vincenzo Esposito e Michele Andriulli, segretari di categoria della FLAI Basilicata e Matera, “è rimasta inascoltata e oggi paghiamo le conseguenze dell’immobilità di una classe dirigente sempre più distante dai problemi reali del lavoro e della vita delle persone”.

“Nell’area del metapontino” Continua Summa, “si registra una significativa presenza di lavoratori migranti durante tutto l’anno, per l’attività di coltivazione di diverse tipologie di prodotti ortofrutticoli. La questione rimane quella di affrontare in maniera adeguata il tema dell’attività lavorativa dei migranti in un’area ad alta necessità di manodopera. Per queste ragioni occorre assumere tale ed importante questione come priorità, con interventi strutturali per lo sviluppo del tessuto socio-economico regionale”.
“L’impegno a farsi carico della risoluzione del problema dell’accoglienza, con l’individuazione di alcune strutture dedicate e adeguatamente allestite, è oggi solo sulla carta e nessun passo avanti è stato fatto. L’accoglienza dei migranti agricoli stagionali è una problematica di grande rilevanza, che richiede un modello di integrazione che superi l’emergenza e la ricerca di soluzioni straordinarie".
La Cgil Basilicata chiede a Regione, Prefettura, Provincia di intervenire in coordinamento per attuare il già approvato e finanziato progetto di accoglienza nella provincia di Matera e in particolare nel Metapontino che permetterebbe di liberare il centro abusivo della Felandina e le relative condizioni disumane a cui sono sottoposti i lavoratori migranti, condizioni che hanno portato via una vita umana proprio questa mattina, nel terribile incendio divampato all’alba. Inoltre, chiediamo alla magistratura di fare luce sulle responsabilità di chi doveva vigilare e non ha fatto nulla per evitare la tragedia.