Ultra attivismo nelle nomine da parte della Giunta regionale, segno di un decadimento che sta distruggento il servizio sanitario regionale

“Quello che sta accadendo in Basilicata è la dimostrazione tangibile che l'azione portata avanti in questi anni dalla CGIL non era un impavido vaneggiare ma una rivendicazione e una denuncia fondata e ancorata a circostanze e fatti reali” è quanto fa sapere Angelo Summa, Segretario Generale Cgil Basilicata, in una nota stampa.

“È innegabile” continua Summa “che a partire dalla campagna della CGIL Basilicata contro il riordino delle aziende sanitarie e ospedaliere e le esternalizzazioni, alla truffa sull’affidamento del servizio della radioterapia, fino alla denuncia in procura, un atto forte e per noi inusuale, per fermare nomine dei vertici sanitari fatte al di fuori dei presupposti di legge, è emerso il sistema di corruttele nel quale si sono saldate le pratiche clientelari che hanno attraversato la gestione di concorsi e appalti in questa regione. Una permeabilità da parte della classe dirigente amministrativa regionale al potere politico senza precedenti e che ha travolto l’intero sistema sanitario lucano e con esso il nostro diritto alla salute”.

“Tali pratiche hanno subito un'accelerazione in questo ultimo scampolo di legislatura” aggiunge “nel quale tanto ci si sta adoperando per realizzare uno sfascio senza precedenti della nostra regione: a partire dalle nomine dei commissari senza che ve ne fossero i presupposti fino ad arrivare alle nomine fioccate in regime di prorogatio e di dubbia aderenza a criteri di valutazione oggettivi e meritocratici. Insomma un ultra-attivismo con il quale si è intervenuti sulle aziende sanitarie che è andato avanti senza sosta ipotecando l’organizzazione futura della sanità e provando a condizionare anche l’azione del futuro management. Atti sui quali la CGIL è puntualmente intervenuta denunciando per mesi, in piena solitudine, la deriva della sanità lucana; e ben venga che anche chi fino ad ora è stato silente e denunci compiacente ammaliato dalla seduzione della gestione sedotto delle "sirene" del potere di cui ha condiviso sino a ieri l’azione, fa sentire, solo a mandato scaduto, la sua voce di denuncia in concomitanza con il prevedibile sgretolamento di un sistema che sta implodendo. Anche se fa specie constatare prese di posizione solo a posteriori, meglio tardi che mai!”