Aias, vertenza ancora aperta: no al licenziamento collettivo

Dopo mesi di trattative atte a scongiurare il licenziamento collettivo dei lavoratori dell’AIAS e dopo un’apparente apertura dell’azienda, FP CGIL, CISL FPe UIL FPL ancora non considerano definitivamente chiusa questa vertenza.
Dopo anni di sacrificio dei lavoratori , anni attraversati da rivendicazioni di arretrati di stipendi e tredicesime mensilità, adeguamenti contrattuali e rimborsi chilometrici a causa di una crisi aziendale che dura da decenni, nell’incontro tenutosi ieri in Regione, presso il Dipartimento Politiche del lavoro, non è stato possibile trovare con l’associazione una soluzione che contemperasse le esigenze aziendali con quelle dei lavoratori, di tutti i lavoratori e che certo non era rappresentata dalla proposta di accordo presentata nei giorni scorsi, alternativa alla procedura di licenziamento collettivo comunicata. Un accordo che prevedeva riduzioni differenziate e orarie di una certa entità, limitatamente solo a determinate categorie di lavoratori e riferite esclusivamente alla platea dichiarata in eccedenza.
FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, sentiti i lavoratori che hanno espresso la volontà di non aderire a quell’accordo che rischiava di generare una disparità di trattamento e di legittimare un operato già connotato da eccessiva discrezionalità da parte dell’AIAS, hanno deciso di non sottoscrivere l’accordo chiedendo una solidarietà vera. Cosi come è già stato fatto in altre situazioni di crisi aziendali, Fp CGIL, CISL FP e UIL FPL avevano proposto all’azienda di verificare la perseguibilità di una soluzione alternativa: spalmare in modo indifferenziato il monte ore in riduzione su tutto il personale e su tutti i profili operanti all’interno della circoscrizione ASP, così da far fronte alle esigenze economiche dell’azienda e a realizzare un clima solidale e di serenità tra tutti i lavoratori.
L’Aias ha manifestato nel corso dell’incontro una totale chiusura nel perseguire la percorribilità di tale strada trincerandosi dietro la difficoltà a rimodulare l’attuale organizzazione del lavoro .
A fronte di tale indisponibilità e nel rispetto del mandato conferito dai lavoratori ,CGIL CISL e UIL non hanno potuto far altro se non rifiutare la proposta di accordo aziendale. Stride che a fronte di una situazione che richiedeva unitarietà delle posizioni a tutela e garanzia di tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’AIAS , i sindacati autonomi FIALS e UGL abbiano scelto di sottoscrivere un accordo che lascia ampi margini di discrezionalità all’AIAS nel trattamento dei lavoratori.
Continuiamo a credere che ci siano gli spazi e le condizioni per un accordo veramente solidale che abbia il minor impatto possibile sui lavoratori, invitiamo l’AIAS, come ribadito anche nella riunione odierna, a rivedere la sua posizione non dando corso all’accordo che ha avuto il benestare dei sindacati autonomi né tantomeno alle procedure di licenziamento collettivo.
Chiediamo, infine, un intervento della Regione e dell’ASP affinchè si attivino per porre in essere le condizioni per arrivare ad una definizione positiva della vertenza in corso.

Giuliana Scarano (Fp Cgil Potenza), Raffaele Pisani (Uil Fpl), Pasquale Locantore (Cisl Fp)